“Sono stata sorpresa positivamente. È una sede che dispone di personale attento e ligio al dovere”.
“La struttura di Caltanissetta, così come quella di Enna, è stata declassata a tipo B per il numero delle posizioni assicurative. In totale siamo 45, se aggiungiamo il personale di Enna arriviamo a circa 78”.
“Il numero degli infortuni nell’ultimo anno non è salito moltissimo, probabilmente è un problema di occupazione. Il fatto che gli infortuni scendono e che diminuiscono le morti bianche può essere sicuramente una nota positiva però, secondo me, è un dato condizionato dal fattore dell’occupazione in crisi. Nel 2011 abbiamo avuto circa 2.294 infortuni e ne abbiamo indennizzati positivamente solo 1.500. Il costo totale si divide a secondo che si tratti di rendite, danno biologico o temporaneo. Complessivamente noi abbiamo circa 1 milione di euro per le rendite, 2 milioni di euro come temporanea e altrettanto per il danno biologico”.
“Onestamente non ci sono problemi particolari nella nostra sede. Noi siamo in linea sia con gli obiettivi ma anche con la customer satisfaction, l’utenza è abbastanza soddisfatta soprattutto per quanto riguarda il rilascio dei documenti in special modo per il Durc alle imprese che noi consegniamo entro 2 giorni dalla richiesta. Tra l’altro nella nostra sede – così come a Messina e a Palermo – opera un centro di fisiochinesi terapia dotato di tre fisioterapisti, un fisiatra e un infermiere generico. Centro che ha dimezzato la temporanea, nel senso che il nostro infortunato che ha bisogno della terapia può completare più velocemente la sua pratica. È in corso, a seguito protocollo regionale con l’Assessorato alla Sanità, un’integrazione dei nostri sevizi e quelli sanitari del luogo, così le strutture sanitarie locali possono usufruire del nostro centro di fisiochinesi terapia e noi possiamo utilizzare delle corsie preferenziali per determinati esami clinici che non abbiamo in sede come la Tac e la risonanza magnetica”.
“C’è molta disponibilità da parte degli altri enti. Con l’Inps ad esempio stiamo per concludere un protocollo d’intesa e a giorni partirà un punto Inps all’interno del nostro istituto. L’integrazione tra gli enti facilita l’utenza che nello stesso ente può usufruire di servizi diversificati offerti da più enti”.
“Intanto dal D. Lgs. 38 del 2000 gli obiettivi sono totalmente cambiati poichè l’Inail da ente assicuratore per eccellenza è diventato un ente che si preoccupa della prevenzione, della riabilitazione e inserimento sociale del lavoratore, acquisendo così una funzione più sociale. Quindi tra i nostri obiettivi ci sono quelli dei controlli di qualità per accertare i rischi e tutelare la salute dei lavoratori, inoltre diamo un sistema premiale alle imprese per la formazione dei lavoratori e la sostituzione e messa in sicurezza delle apparecchiature. Come ente gestiamo circa 10 mila pratiche di posizioni assicurative e abbiamo in programma diversi incontri per il rinnovo del protocollo con l’Ufficio scolastico e abbiamo preso contatti con la consigliera della pari opportunità. Inoltre abbiamo assorbito enti minori come l’Ipsema e l’Ipsel acquisendo i loro servizi”.
“È abbastanza avanzato, noi ci siamo già informatizzati negli anni ’90, non abbiamo più cartaceo ma tutti i nostri documenti sono informatizzati e offriamo tutti i servizi anche on line. Abbiamo anche attivato internet fax sempre rientrante nell’ambito del decreto tagliacarte. L’informatizzazione non riguarda solo l’esterno ma anche l’utenza interna: il dipendente infatti anche da casa può comunicare la malattia o le ferie”.
“Sono diversi i servizi offerti nel nostro portale www.inail.it dalla denuncia on line, al Durc, all’autoliquidazione, alla certificazione sanitaria tramite l’Inps. Altri servizi recenti sono “Contatta la sede” per contattare la sede evitando di telefonare al centralino e poi essere richiamati dall’ente”.
“Con il Cip – Comitato Paralimpico – abbiamo organizzato un campionato di nuoto che ha avuto un buon riscontro e una miriade di incontri con le scuole. A breve dovrebbe partire, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, un progetto d’informazione e di comunicazione sulla prevenzione con i bambini che vanno dai 3 ai 6 anni. Sono dell’idea che se la prevenzione si fa già sui banchi di scuola probabilmente, oggi il ragazzo studente, domani lavoratore e imprenditore avrà un’altra mentalità sull’importanza della prevenzione, su come attuarla e cosa pretendere dal datore di lavoro” .