Certificazione crediti della Pubblica amministrazione. La Regione siciliana aspetta lo Stato - QdS

Certificazione crediti della Pubblica amministrazione. La Regione siciliana aspetta lo Stato

Raffaella Pessina

Certificazione crediti della Pubblica amministrazione. La Regione siciliana aspetta lo Stato

martedì 22 Maggio 2012

Sulla moratoria dei debiti la Sicilia prima ad integrare accordo nazionale. Passi indietro che “uccidono” le imprese siciliane

PALERMO – L’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao ha presentato ieri mattina alcune iniziative realizzate dalla Regione nel settore del credito. “L’obiettivo – ha spiegato Armao era quello di rendere coerente la disciplina siciliana con l’ordinamento bancario europeo, rafforzando le competenze  regionali in materia per renderle compatibili con tale ordinamento”. Secondo Armao “il testo, rinnovato dopo 60 anni, potrà essere approvato dalla Commissione paritetica già nella prossima seduta del 5 giugno. Di rilievo nel documento l’argomento dei pagamenti delle amministrazioni regionali e le moratorie Abi, tra cui quella recentemente adottata con l’Accordo nazionale sottoscritto a Roma il 28 febbraio 2012 “Nuove Misure per il credito alle PMI”, che la Regione siciliana ha recepito con Delibera di Giunta estendendone l’efficacia agli enti creditizi regionali Irfis, Ircac e Crias. Il testo è stato poi definito con decreto assessoriale del 15 maggio 2012 e diramato ad Abi ed enti e società regionali”. Per fronteggiare l’attuale grave crisi economica, è stato istituito, all’Assessorato regionale dell’Economia, un apposito Tavolo tecnico del quale sono stati chiamati a far parte la Commissione regionale Abi e le Associazioni imprenditoriali.
 
Rispetto all’accordo nazionale sono state individuate – ha detto Armao – alcune misure di sostegno anche per le imprese che contemplano operazioni di sospensione e di prolungamento dei finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese operanti in Italia a condizione che le stesse imprese siano in bonis”. La Commissione Abi e le banche aderenti si sono impegnate ad assicurare la più celere e capillare conoscenza degli strumenti degli Accordi, a sensibilizzare al ricorso ai negoziati di ristrutturazione del debito ed alle forme di composizione delle crisi d’impresa – strumenti di sostegno ancora poco conosciuti e utilizzati – ed, infine, ad esaminare particolari situazioni di crisi economico-finanziaria  delle imprese. Si tratta della prima intesa regionale in Italia che introduce  specifiche ed autonome integrazioni all’accordo nazionale in considerazione delle particolari condizioni economiche della Sicilia.
Sulla certificazione dei crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione sono in corso di  emanazione due decreti ministeriali e inoltre la Regione ha previsto, con l’art 6 della legge regionale 7/2012, la sottoscrizione tra l’Assessorato regionale  dell’economia e l’Abi Sicilia di un protocollo di intesa con il quale si regolano termini e modalità di applicazione di tale certificazione. Accordo che la Regione potrà concludere, tuttavia, appena saranno meglio precisati i termini di quello nazionale sulle tipologie di cessione del credito di imminente definizione.
Intanto sul fronte politico si attendono gli sviluppi dopo la conferenza stampa del governatore Lombardo che ha dichiarato la data in cui si dimetterà che è quella di fine luglio. Come si ricorderà, in un primo tempo Lombardo aveva affermato che si sarebbe dimesso un minuto prima della decisione della procura di Catania sul suo rinvio a giudizio o meno. Adesso invece ha cambiato idea e dalla conferenza stampa di venerdì scorso si sono moltiplicati i commenti provenienti tutte le parti politiche. Gli ultimi in ordine di tempo riguardano Enrico La Loggia del Pdl: – “Sicuramente si tratta di una bella notizia (il riferimento sono le dimissioni di Lomabrdo). Certo, visti i tanti impegni presi in passato da Lombardo e poi disattesi, aspettiamo ora che giungano le dimissioni vere”. Mentre Walter Veltroni del Pd ha  dichiarato che il Partito Democratico non doveva appoggiare Lombardo fin dall’inizio.
E a proposito di Pd, questo fine settimana si terrà l’assemblea  regionale nel corso della quale verrà definito il destino del segretario regionale Giuseppe Lupo. Il vice capogruppo Pd all’Ars, Roberto De Benedictis, ha dichiarato che è giusto che Lupo debba fare un passo indietro ma che bisogna  costituire un ufficio di coordinamento politico che rappresenti l’intera  pluralità del Pd. Infatti l’unico partito che era riuscito a rimanere compatto almeno fino ad un anno fa all’interno di palazzo dei Normanni, garantendo la  maggioranza con il proprio appoggio a Lombardo, si è ora sfaldato in due : da un lato il gruppo di Giuseppe Lupo meno consono ad alleanze con l’Mpa, e l’ altro che fa capo al capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici, più propenso a larghe intese.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017