Fli e Api nella Giunta regionale siciliana con i due neoassessori - QdS

Fli e Api nella Giunta regionale siciliana con i due neoassessori

Raffaella Pessina

Fli e Api nella Giunta regionale siciliana con i due neoassessori

martedì 29 Maggio 2012

Cracolici (Pd): “Lombardo ha mutato il Governo, cambia il rapporto col Pd”. Nominati ieri Alessandro Aricò e Giuseppe Spampinato

Dopo la nomina da parte del Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo dei due assessori che completano l’esecutivo, si registrano i commenti dei partiti politici presenti all’Ars. Si tratta di due deputati regionali, o meglio uno dei due lo diventerà tra poco. Alessandro Aricò, palermitano che si era candidato a sindaco di Palermo che andrà a ricoprire la carica di assessore al Territorio e ambiente e Giuseppe Spampinato, che all’Ars sostituirà Nino di Guardo, eletto sindaco a Misterbianco e che sarà assessore regionale al Lavoro.
I due nuovi assessori vanno a sostituire Andrea Piraino e Sebastiano di Betta che si erano dimessi nelle settimane passate. I relativi decreti di nomina sono stati firmati e notificati già ieri mattina. Premiati quindi il Fli del quale fa parte Aricò e l’Api di cui Spampinato è presidente. Nessun rimpasto quindi, ma solo alcune modifiche per questi ultimi due mesi di legislatura, se veramente Lombardo si dimetterà, come ha annunciato , a fine luglio.
Immediata  la reazione del capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, colui che più di tutti puntava ad un governo di larghe intese e che aveva da sempre appoggiato dall’esterno Lombardo. “La nomina di esponenti politici in giunta – ha dichiarato Cracolici – ha chiuso l’esperienza del governo tecnico. Prendiamo atto che Lombardo ha mutato la natura del governo regionale, conseguentemente  cambia il rapporto fra il Pd e il governo. Mercoledì (domani per chi legge) convocherò il gruppo parlamentare del Pd all’Ars per valutare, insieme con il partito, la nuova situazione”. Davide Faraone, sempre del Pd ha ironizzato  sulle azioni di Lombardo: “Può mai sembrare normale che un presidente che ha annunciato le dimissioni, faccia un rimpasto di governo e inserisca nella squadra due parlamentari? Non è questo un chiaro segnale di chi pensa di concludere la legislatura e rimangiarsi le dimissioni? Io credo che il Partito democratico debba presentare subito una mozione di sfiducia all’Ars e preparare l’alternativa”.
 
Certo una scelta , quella di questi due assessori, che il Pd non si aspettava e gli equilibri all’interno del Partito Democratico sembrano mutare ancora, dopo l’assemblea che si è tenuta in questo fine settimana appena  passato e che ha visto la riconferma di Giuseppe Lupo a segretario regionale  del partito. Sembrava infatti che il gruppo che faceva capo a Cracolici avrebbe avuto più numeri per far valere le proprie idee e invece al termine della riunione proprio Cracolici ha emesso un comunicato dichiarando che la parola d’ordine d’ora in avanti sarà quella di unire il Pd. “Dobbiamo unire il partito e renderlo un soggetto utile e credibile in grado di costruire nei fatti e non solo a parole un’alleanza possibile, capace di ridare fiducia nelle istituzioni  e promuovere soluzioni ai problemi seri che oggi la Sicilia vive, a partire dalla drammatica questione del lavoro”.
Ribatte all’interno del partito Giovanni Barbagallo che si attesta su un’altra posizione: “Sarebbe gravissimo – ha detto Barbagallo – se dietro presunte battaglie politiche si nascondesse il desiderio di volere gestire le liste elettorali per le prossime elezioni  regionali e nazionali. Dobbiamo costruire una alternativa politica rispetto ai tradizionali metodi di governo”. Lombardo non manca di affondare la lama sulle vicende del Pd: “A proposito dell’assemblea del Partito democratico – scrive Lombardo – io mi auguravo che scegliessero una linea precisa. Non ho mai trovato tra esponenti dello stesso partito, rancori come all’interno del Pd tra personalità non necessariamente provenienti da storie diverse”. “Noi siamo autonomisti, riformisti e moderati e abbiamo indicato come rapporto privilegiato quello con il Pd. Qualunque opportunità che consenta di continuare questo percorso per me è importante. Escludo ogni ipotesi di una mia ricandidatura a prescindere dall’esito della mia vicenda giudiziaria”. “Noi  andiamo avanti con le scelte fatte – conclude Lombardo – sulle quali non intendiamo tornare indietro. Da un lato, l’alleanza con Mps, Fli e Api. E dall’ altro, concetto importante e significativo, noi riteniamo che con il Pd il percorso iniziato debba continuare. Abbiamo avuto la forza, la passione e l’ entusiasmo non solo per voltare pagina ma per fare la rivoluzione in Sicilia. Chi oggi lo vuole ignorare non è onesto”. Sulla nomina dei due assessori interviene l’opposizione con il capogruppo Pdl all’Ars Innocenzo Leontini: “L’esponente Pd all’Ars – riferendosi a Cracolici – chiede da tempo un rimpasto di giunta con l’alternanza dai cosiddetti tecnici ai politici. Se pur alcuni assessori e una pletora di loro collaboratori anche nei gabinetti siano riconducibili al suo partito, ora il Pd, con la nomina nell’esecutivo di un Fli e di un Api (evidentemente un prezzo da pagare…) – ha dichiarato Leontini – è come se retrocedesse da principale stampella di Lombardo a una specie di terza o quarta posizione di merito”. Per Leontini adesso al Pd non resta che togliere  la prima alternativa.
Perplesso Marco Forzese (Udc): “Esprimo le mie più sincere congratulazioni ai colleghi neo eletti per la  serietà e l’impegno profusi nel loro iter politico, ma nel contempo mi chiedo il senso di tale decisione da parte del presidente Lombardo alla vigilia delle  sue annunciate dimissioni”.

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