“Il Comando provinciale sia nel 2011 che nel 2012 ha impiegato le proprie risorse puntando al contrasto all’evasione ed elusione fiscale, attraverso un mirato programma di verifiche e controlli. Significativi sono stati infatti i risultati del 2011, se consideriamo che sono stati eseguiti complessivamente oltre 500 interventi nei confronti di professionisti e imprese. Nel campo dell’imposizione diretta, i ricavi non dichiarati ammontano a 106 milioni di euro, costi non deducibili per oltre 34 milioni e ritenute operate non versate a circa 11 milioni di euro. I consolidati iter investigativi hanno permesso di individuare 63 evasori totali (soggetti sconosciuti al fisco) che hanno sottratto a tassazione una base imponibile di oltre 80 milioni di euro e 74 sono stati gli imprenditori denunciati per evasione fiscale secondo il Dl 74/2000. Anche per l’anno 2012, i risultati finora ottenuti registrano una forte impennata, in termini di evasione fiscale nel territorio siracusano: a conferma di ciò, soprattutto se pensiamo che l’anno non si è ancora concluso, nel campo dell’imposizione diretta, sono stati constatati ricavi non dichiarati per oltre 42 milioni di euro, costi non deducibili per 4 milioni, ritenute operate non individuate per circa 250.000 euro e violazioni per oltre 13 milioni di euro nel campo dell’imposizione indiretta”.
“La provincia di Siracusa è profondamente toccata dalla crisi economica attuale. Sempre più imprese stanno chiudendo i battenti perché prive di commesse, ovvero risentono inequivocabilmente della forte riduzione delle produzioni, con la conseguenza che il livello di disoccupazione è salito a dismisura. Il confronto con un mercato sempre più concorrenziale, la sofferenza di costi molto alti di produzione rispetto agli introiti derivanti dalla vendita dei prodotti ed una filiera di mercato frastagliata, che riduce sensibilmente i margini di guadagno conseguibili, sono fra le maggiori cause di criticità nello specifico settore. L’economia siracusana può definirsi ‘stagnante’, in quanto non sussistono, al momento, le condizioni per implementare gli investimenti e quindi per generare occupazione. Senza interventi significativi che, però, non devono solo essere endogeni al mercato, la situazione tenderà verosimilmente purtroppo a non mutare nel breve periodo”.
“Riguardo al contrasto agli illeciti in materia di tutela della spesa pubblica (competenze Statali, Enti locali e Ue) si è prestata particolare attenzione soprattutto al corretto impiego dei fondi e dei finanziamenti pubblici percepiti: attraverso interventi settoriali mirati, i reparti hanno potuto accertare e segnalare alle autorità competenti indebite percezioni per oltre 1 milione di euro”.
“Tra i compiti istituzionali della GdF rientra la prevenzione, la ricerca e la denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, nonché la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse economico e politico. Le complesse operazioni di servizio concernenti l’evasione fiscale sono frutto di un’attenta analisi investigativa il cui scopo non è solo quello di individuare le più pericolose forme di evasione a tutela degli interessi dell’Erario e, soprattutto, degli stessi contribuenti onesti e dell’economia sana, ma anche quello di contrastare le insidiose e variegate forme di infiltrazione della criminalità nella gestione di soggetti economici operanti nel territorio della provincia, al fine di scardinare pericolosi connubi tra criminalità, impresa ed evasione fiscale.”
“Come detto, il target primario per il Corpo è il contrasto nei confronti del fenomeno dell’economia sommersa. Tra gli istituti previsti dalla legge che consentono l’applicazione di misure cautelari patrimoniali, vi è anche quello, in materia penale, del cd. “sequestro preventivo” per equivalente, che offre la possibilità di aggredire il patrimonio degli evasori, proprio sequestrando, su ordine della competente autorità giudiziaria, in via preventiva, beni, denaro o altre utilità per entità concorrente alle somme evase”.
“L’uso di sostanze di stupefacenti nella provincia siracusana tende purtroppo ad aumentare, soprattutto tra i giovani, e subisce anche gli influssi negativi provenienti del mercato catanese. Abbiamo finora effettuato 153 interventi, 35 sono le persone arrestate e 45 quelle denunciate a piede libero, mente sono stati sequestrati 23.600 grammi di hashish e marijuana”.
“Fra i nostri compiti rientrano anche quelli riguardanti la tutela ambientale e il contrasto all’abusivismo edilizio, altro fenomeno dilagante nella provincia, e che stiamo facendo di tutto per arginare: nel corso del 2011 abbiamo sequestrato rifiuti industriali per 2.000 kg, 3 discariche, 45 immobili e estensione di terreni per 316.100 mq”.
“Purtroppo i risultati non sempre sono in linea con l’entità del fenomeno reale esistente nella provincia. Ciò dipende unicamente dal fatto che il cittadino o l’imprenditore vessato dalle pressioni usuraie non sporge sempre denuncia. Ma, anche su questo fronte, l’attività posta in essere dal Corpo continuerà ad essere incessante, a tutela non solo del cittadino ma anche affinché l’impatto sull’economia locale non generi concorrenze di mercato sleali”.