Una serra vetrina dove verrà svolta attività formativa sulle
tecniche di produzione sostenibile per il pomodoro pachino Igp. E’ una delle
attività messe in campo dal Consorzio pomodoro di Pachino Igp, che a breve
formalizzerà un protocollo d’intesa con vari enti e istituzioni. Si tratta di
uno dei tasselli delle nuove linee guida del Consorzio, basate sul risparmio
energetico, sulla tracciabilità tramite Blockchain e sulla produzione
integrata. “Stiamo cercando di ridurre ulteriormente l’utilizzo di
prodotti fitosanitari tutelando le produzioni con nuove soluzioni di difesa
integrata”, spiega il presidente del Consorzio, Salvatore Lentinello, nel
segnalare che la filiera del pomodoro è totalmente tracciata, dalla produzione
alla vendita. Sul fronte della tracciabilità certificata, il Consorzio fa
sapere che sta ottimizzando l’uso della tecnologia a Blockchain e di Smart
Contracts, per garantire trasparenza e sicurezza dal produttore al consumatore
finale con un sistema che tutela origine, valori etici e ambiente. Sul fronte,
infine, della sostenibilità ambientale, il Consorzio fa sapere che i pomodori
sono coltivati in serre fredde, dove il riscaldamento avviene solo attraverso
l’effetto serra determinato dal materiale di copertura senza emissione di CO2;
questo grazie ad un micro clima dove la luce raggiunge i livelli d’intensità e
durata più alti d’Europa e la temperatura difficilmente scende sotto i 5°C.
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