Teatro, Agata, la Santa fanciulla, “Grande momento d’unione” - QdS

Teatro, Agata, la Santa fanciulla, “Grande momento d’unione”

Teatro, Agata, la Santa fanciulla, “Grande momento d’unione”

lunedì 20 Gennaio 2020

Così il presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini Tomasello, ha definito lo spettacolo di Giovanni Anfuso. Padre Massimiliano Parisi, rettore della Badia, “Questo coinvolgente dramma sacro rappresenta una perla”

“Appena finita l’antigenerale eravamo soddisfatti: Agata, la Santa fanciulla sta crescendo e questo ci è stato confermato dagli importanti ospiti che ci hanno manifestato tutta la loro emozione, il loro coinvolgimento”.

Lo ha detto, al termine della penultima prova, Giovanni Anfuso, regista del lavoro che debutterà il 23 gennaio nella Badia di Sant’Agata e sarà rappresentato – con tre repliche a sera – nei giorni 24, 25, 29, 30 gennaio e primo febbraio.

Al termine della prova, gli scroscianti applausi di un selezionato
gruppo di ospiti, tra i quali Riccardo
Tomasello, presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini
, e padre Massimiliano Parisi, rettore della
Badia
.

“Vibranti emozioni – ha detto Tomasello – mi hanno attraversato nell’ammirare questo emozionante spettacolo che ci ricorda l’esempio di Agata, il suo martirio. Un dramma sacro che è uno straordinario momento di unione, di fraternità, per rievocare, tutti insieme, la vita gloriosa di Sant’Agata”.

“Sono lieto – ha aggiunto padre Massimiliano – che questo coinvolgente dramma sacro venga rappresentato proprio nel luogo, la Badia, che, dal suo rinascere, per volontà del nostro arcivescovo, Salvatore Gristina, ha ospitato non solo attività di culto ma anche culturali. E, tra queste ultime, Agata, la Santa Fanciulla, costituisce una perla”.

La vendita dei biglietti dello spettacolo – prodotto da Vision Sicily e Buongiorno Sicilia con il patrocinio del Comitato per i festeggiamenti Agatini , del Comune di Catania, della Curia arcivescovile e con il sostegno di Isolabella gioielli – è avviata su Boxoffice Sicilia, sia on line, sia attraverso il centralone (allo 095.7225340), sia nei punti vendita del centro (Tabaccheria Magni in via di Sangiuliano, 239; Free Fly Tour 3, in via Manzoni, 75;  Associazione Officine Culturali, piazza Dante, 32; Libreria Feltrinelli, via Etnea, 283). Una quota di ticket sarà comunque disponibile nel botteghino della Badia. Notizie su Agata la Santa fanciulla sono disponibili inoltre sulla pagina di Facebook .

Intanto cominciano a trapelare
indiscrezioni sulla vicenda narrata nello spettacolo.

Agata, la Santa fanciulla – ha detto
Anfuso – racconta sì quanto descritto
negli atti del martirio
ma anche dei terribili
bombardamenti
che colpirono Catania
durante la seconda guerra mondiale. E in questa vicenda parallela si inserisce un piccolo giallo”.

“Si tratta – rivela Barbara Gallo, che interpreta uno dei personaggi più importanti della pièce – della storia misteriosa di una badessa e di un tesoro che potrete scoprire … venendo ad assistere allo spettacolo”.

“La narrazione – conferma Giulia Antille, che interpreta Antonietta – procede su due binari: Il martirio di Agata e la vicenda delle monache della Badia. E poi c’è il mio personaggio, che rappresenta il popolo”.

Grande emozione, tra gli attori, impegnati con passione ed entusiasmo, a cominciare da Giulia Messina: Agata.

“Provo una sorta di turbamento – ha detto –  nell’interpretare questo personaggio, perché so quant’è importante per la città di Catania. Spero di riuscire a trasmettere al pubblico l’emozione che ho provato anch’io”.

A rappresentare il dramma della fanciulla martire, oltre
agli attori già citati, sono Ivan
Giambirtone, Davide Sbrogiò, Angelo D’Agosta, ed Elena Ragaglia, Davide
Pandolfo, Alberto Abbadessa, Renzo Conti
e Francesco Rizzo.  Sono in
scena inoltre Rosa Lao, Francesca
Castro, Michela Di Francesco, Anna Gagliano, Roberta Lazzaro, Giordana
Montesilvano, Rachele Ruffino, Darwin Michener Rutledge.

Allo spettacolo collaborano anche Riccardo Cappello, che firma elementi
scenici e costumi, Nello Toscano,
autore delle musiche, Fia Distefano,
alla quale si devono le coreografie, e l’aiuto regista Agnese Failla.

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