Siracusa, annullata la Cosap durante la chiusura forzata - QdS

Siracusa, annullata la Cosap durante la chiusura forzata

Siracusa, annullata la Cosap durante la chiusura forzata

martedì 12 Maggio 2020

Il Comune ha adottato alcuni provvedimenti per venire incontro a commercianti e famiglie. La Tari potrà essere pagata in unica soluzione senza interessi e sanzioni entro il 2020

SIRACUSA – Importanti novità in materia fiscale a Siracusa. Infatti il Comune ha adottato alcuni provvedimenti per venire incontro ai commercianti ed alle famiglie che stanno attraversando momenti di difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. Con l’approvazione da parte del Commissario straordinario, Giuseppe Di Gaudio, della delibera consiliare in materia di Cosap, la n.12 del 4 maggio, immediatamente esecutiva, è stato annullato il pagamento della tassa sull’occupazione del suolo pubblico per il periodo di chiusura forzata delle attività.

L’assessore alle Attività produttive, Cosimo Burti, a tal riguardo ha detto: “Insieme alle problematiche legate al versamento della Tari e della tassa di soggiorno, il pagamento della Cosap è stato al centro delle attenzioni del sindaco, Francesco Italia, e della Giunta. Sin da aprile abbiamo approvato un atto di indirizzo per l’avvio dell’iter amministrativo che ne annullasse il pagamento”. “Adesso – aggiunge l’assessore Burti – c’è la nuova possibilità prevista dalla Finanziaria regionale di un’ulteriore riduzione di questo tributo per buona parte dell’anno in corso. Aspettiamo di conoscere nel merito le somme che saranno destinate alla nostra città”.

L’Ufficio Tributi ha fatto sapere che per quanto riguarda la tassa sulla raccolta dei rifiuti (Tari) chi vuole pagarne l’acconto in un’unica soluzione può farlo senza interessi e sanzioni anche se ha ricevuto l’avviso dopo la scadenza del 4 maggio. Il chiarimento si è reso necessario dopo che un numero consistente di cittadini si era visto recapitare l’avviso di scadenza solo negli ultimissimi giorni.

L’Ufficio Tributi precisa che la spiegazione è nella legge stessa, secondo la quale la Tari deve essere pagata entro l’anno solare di riferimento, in questo caso il 2020. Negli avvisi, d’altra parte, non si fa alcun riferimento a oneri aggiuntivi dovuti nel caso in cui non fossero rispettate le date indicate. Le famiglie, pertanto, hanno sempre due possibilità che non comportano né interessi e né sanzioni: o pagano l’importo comunicato per intero oppure sfruttando le sei rate mensili a partire dalla scadenza del 30 maggio. Il sindaco Italia ha dichiarato:

“Per venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese abbiamo sospeso o fatto slittare il versamento dei tributi comunali. Qui, però mi rivolgo ai miei concittadini benestanti oppure che, semplicemente, godono di una situazione economica stabile e che magari in questi mesi di blocco hanno avuto minori spese del solito, affinché rinuncino alla rateizzazione della Tari.

Sarebbe un atto di solidarietà rivolto ai meno fortunati perché darebbe al Comune una disponibilità finanziaria che consentirebbe di assicurare i servizi alle famiglie ma anche di pagare le rate dovute alla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti”.

“I Comuni sono la spina dorsale del Paese, sono l’istituzione a più diretto contatto con i cittadini e sono i primi a dover rispondere ad istanze che, in questo particolare momento, si sono fatte sempre più grandi e stringenti- conclude il primo cittadino -. Usciremo da questa crisi con il contributo di tutti e con qualche bel gesto di generosità”.

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