La Corte dei Conti dichiara regolare il conto del bilancio, escludendo 590 milioni di entrate e 1 miliardo di spese, 29,7 mld nel 2013 (3,7 più del preventivo) con crediti (inesigibili?) per 15 mld
È una quasi bocciatura la decisione della Corte dei Conti, sezioni riunite della Sicilia, sul rendiconto della Regione per l’anno 2013, considerato che nella delibera si legge testuali parole: “dichiara regolare il conto del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 con esclusione” e a seguire l’elenco di entrate e di spese non regolari rispettivamente di 590 milioni e di un miliardo.
E poi giù una sfilza di osservazioni che esamineremo nei prossimi numeri del QdS, come ogni anno, e che riguardano il personale della sanità che è cresciuto per più di mille unità, i residui attivi, il debito, il servizio 118, le partecipate, la spesa bloccata dei fondi europei. Insomma, niente di nuovo: cambiano i governanti, ma non il modo di governare e il Pil in sei anni ha perso oltre il 14 per cento.
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