La Sicilia sarà la seconda regione d’Italia, dopo l’Emilia Romagna, a inserire nel proprio sistema sanitario la facoltà del Nipt test. E’ stato approvato ieri sera in Assemblea l’emendamento, a firma Lega, per dare questa possibilità a tutte le future mamme siciliane.
“La sicurezza delle donne in gravidanza è per noi una priorità – ha detto il capogruppo all’Ars della Lega Antonio Catalfamo – Il Nipt test permetterà analisi meno invasive, meno rischiose e più sicure per il feto. Altre regioni come l’Emilia Romagna si sono dotate di questo strumento pubblico compensando i costi dei laboratori con un minor spreco di indagini sullo stato di salute del feto. Il Nipt test permette di evitare amniocentesi e villocentesi non necessarie”.
“Questo tipo di esame del dna riduce drasticamente il ricorso alle indagini diagnostiche invasive, abbattendo il numero degli aborti collegati alle tecniche di prelievo dei tessuti fetali e le possibili, ancorché rare, complicanze per le gestanti – ha concluso il deputato – Abbiamo previsto almeno 3 centri regionali dove poter effettuare questi semplici prelievi del sangue. Uno strumento a supporto delle famiglie siciliane che riteniamo indispensabile”.