Il giovane 26enne - sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per gravi reati - minacciava così il collega al quale doveva circa 30 mila euro.
Il titolare 26enne di un’azienda del settore della vendita di cialde da caffè è stato arrestato a Catania dalla polizia con l’accusa di avere minacciato di gravi ritorsioni un collega, al quale doveva circa 30 mila euro, millantando l’appartenenza al clan Cappello Bonaccorsi e una parentela con Niko Pandetta, il cantante neo melodico nipote del capomafia Salvatore Cappello.
A denunciarlo è stata la vittima. Una parte irrisoria del debito contratto era stata pagata dall’acquirente in contanti e parte con assegni postdatati, risultati insoluti per mancanza di fondi. Secondo quanto accertato, con le minacce l’indagato mirava a ottenere illecitamente un ingente quantitativo di merce che avrebbe riversato sul mercato a costo zero.
L’arrestato in passato è stato denunciato per violazioni delle disposizioni sulle armi, rapina, furto e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Ora è indagato per estorsione aggravata dal metodo mafioso con l’aggravante di aver commesso il reato quando era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Nei suoi confronti agenti della squadra mobile della questura hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Catania.