A Capri alcune autoambulanze verrebbero utilizzate per trasportare il personale medico dell’ospedale Capilupi come in una sorta di servizio taxi. La denuncia è del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, dopo che è stato pubblicato anche un filmato in merito da alcuni utenti Facebook e dopo che l’esponente politico ha ricevuto segnalazioni da alcuni cittadini.
“Abbiamo contattato la direzione dell’ospedale e della Asl che ci hanno dato delle conferme. Sembra che a causa delle carenze del trasporto pubblico sull’isola si sia deciso di utilizzare le ambulanze per permettere al personale medico di arrivare in orario e di non perdere i traghetti, dato che molti operatori vengono a lavorare provenendo dalla terraferma” spiega Borrelli. “Pur comprendendo queste motivazioni, legittime, e non avendo alcun tipo di pregiudizio nei confronti dell’ospedale non può essere tollerato che si utilizzino ambulanze per scopi che non siano medici e di emergenza. Abbiamo chiesto alle direzioni dell’ospedale, all’Asl e ai Comuni coinvolti di istituire un tavolo per soluzioni idonee che mettano in condizioni il personale medico di poter raggiungere senza disagi la postazione di lavoro e di tornare a casa senza togliere dei servizi essenziali per cittadini e pazienti dell’ospedale”.
L’autoambulanza-autobus che viaggia tra l’ospedale e il porto ha, dunque, avuto eco nella rete dopo che alcuni video sono stati postati sui social da un lavoratore che presta servizio a Marina Grande, video che mostravano che su un’autoambulanza in servizio al Capilupi salivano sei o sette persone, tra medici e personale infermieristico con bagaglio al seguito, commentando sul post che ogni mattina due o tre ambulanze lasciano il parcheggio affidato al 118 del Capilupi per accompagnare e risalire altro personale.
Il direttore generale dell’ASL Na1 Centro, Ciro Verdoliva, stigmatizza l’episodio e fa sapere che ha subito aperto un’ispezione “in modo da capire come sia potuto avvenire un fatto del genere senza che la direzione ne fosse a conoscenza”.