Lo spiega all'ANSA Francesco Cognetti, presidente di Foce (Federazione Oncologi, Cardiologi e Ematologi) in base a uno studio di imminente pubblicazione su 600 soggetti malati di tumore.
“È positivo l’annuncio del
commissario all’emergenza Figliuolo sul via ai richiami vaccinali anti-Covid
da settembre a partire dai soggetti fragili e immunodepressi, ma poiché i
malati oncologici sono tanti è importante stabilire quali di loro vadano
indirizzati prioritariamente alla terza dose: a questo fine può venire in aiuto
l’esame dei risultati di uno studio appena inviato per la pubblicazione, il più
ampio al mondo in termini di numero di pazienti oncologici esaminati, che
evidenzia un calo dell’immunità a 4 mesi dalla vaccinazione per alcune
categorie di pazienti oncologici“.
Lo spiega all’ANSA Francesco Cognetti, presidente di Foce (Federazione Oncologi, Cardiologi e Ematologi).
“Abbiamo dati su circa 600 pazienti oncologici confrontati con 250 soggetti sani in cui è stato seguito e monitorato per 4 mesi l’andamento degli anticorpi dopo la vaccinazione anti-Covid.
Questi dati – rileva Cognetti –
dimostrano che c’è una diminuzione del tasso anticorpale in particolari
pazienti oncologici con determinate caratteristiche. Lo studio è stato inviato
per la pubblicazione e abbiamo dati molto solidi che indirizzano verso una
diminuzione più precoce della immunoreattività dopo il vaccino nei malati
oncologici rispetto ai soggetti sani”.
Lo studio definisce inoltre con precisione quali
categorie di pazienti vanno incontro a questa riduzione precoce della
immunoreattività. Questi dati, conclude l’oncologo, “potranno essere
preziosi per la scelta dei malati da indirizzare immediatamente alla terza
dose”.