Catania, Tregua ricorda Monaco Crea, grande uomo e avvocato - QdS

Catania, Tregua ricorda Monaco Crea, grande uomo e avvocato

Catania, Tregua ricorda Monaco Crea, grande uomo e avvocato

mercoledì 15 Settembre 2021

Il direttore del Quotidiano di Sicilia, commenta l'improvvisa scomparsa dell'amico, "una pasta di galantuomo, intelligente, acuto, che non usciva mai ai binari della moralità e della legalità"

Eh no, caro Nino, questa non me la dovevi fare. Non potevi andartene prima di me che ho tre anni di più. Però la ruota del Caso gira senza che noi ce ne rendiamo conto o individuiamo le motivazioni.

Così è se vi pare. Non possiamo farci nulla. Anzi, una cosa la possiamo fare ed io intendo farla qui di seguito e cioè rammentare gli affetti che ci hanno unito e le cose che abbiamo fatto insieme in questo quarantennio e forse più.

Quando ti conobbi, mi accorsi subito che eri fatto di una pasta diversa dalla normalità di tante persone: una pasta di galantuomo, di persona perbene, intelligente, acuta, che non aveva mai l’intenzione di derogare dai binari della moralità, della legalità e dei principi etici che dovrebbero informare tutte le persone umane.

Dopo di che la nostra amicizia si è rinsaldata giorno dopo giorno e anno dopo anno. Abbiamo fatto cose divertenti come gli epici viaggi della settimana bianca sui vagoni letto dove riunivamo una cinquantina di amici e figli, compresi i tuoi e i miei, che allora erano poco più che bambini. E questo Barnum arrivava nel Nord Italia dove con il pullman ci si recava nella stazione sciistica per trascorrere in allegria tutta la settimana.

L’organizzazione io l’ho fatta per dieci anni ma tu hai avuto la costanza di sopportare la fatica per altri trenta e più. Anche nei Lions abbiamo fatto tante cose insieme e ricordo con particolare calore il tuo anno di presidenza, sempre condotto in modo lineare, senza fronzoli e con obiettivi precisi.

Mi sono consultato con te quando ho avuto vicende difficili e ho trovato conforto nella tua saggezza oltre che nella tua alta professionalità. Sì, caro Nino. Tu sei stato un grande avvocato oltre che un grande uomo, riconosciuto come tale da tutta la Comunità, anche perché le tue considerazioni e i tuoi consigli erano densi di buonsenso e di intelligenza.

In questi ultimi mesi ci siamo visti spesso di domenica pomeriggio. Ci siamo raccontate tante cose, sempre a cuore aperto e sempre trovando un reciproco conforto. Quando ti telefonavo, la prima cosa che ti dicevo, ed era vero, era che sentire la tua voce squillante e carica di energia era un piacere e mi faceva sperare ancora un tuo lungo tragitto. È così che hai combattuto il male, per tantissimi anni, dimostrando una fibra eccezionale.

Ora il tuo corpo ha cessato le sue funzioni, ma il tuo spirito aleggia fra noi come se tu fossi presente. In fondo, dobbiamo ricordare che la vita terrena è un lampo fra due periodi bui, come diceva Ennio Flaiano, e che dopo, lo spirito che sopravvive sarà raggiunto dagli amici e da altre persone con cui si era legati da affetto.

La cara Lina, le care Daniela con Domenico e Valentina sanno che persona sei (l’indicativo è perché continui a vivere) e insieme con loro sento, sentiamo, la tua presenza che ci conforta.

Carlo Alberto Tregua

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