Dopo esponenti politici e sindacati, anche il senato cittadino etneo fa sentire la sua voce. Dopo aver approvato un ordine del giorno.
Il caso Pfizer, e la minaccia di licenziamento per oltre cento persone, infuoca il dibattito in città. Dopo esponenti politici e sindacati, anche il Consiglio comunale etneo fa sentire la sua voce.
Il presidente scrive al vicesindaco
Alla luce dell’orientamento confermato da Pfizer di ridurre il personale dello stabilimento di Catania, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione in una nota inviata al vicesindaco facente funzioni di sindaco, Roberto Bonaccorsi, evidenzia come “si renda necessario dare un ulteriore impulso, affinché i lavoratori catanesi non subiscano le nefaste conseguenze di una avversa politica aziendale, tenuto conto della sollecitazione del Capogruppo di Grande Catania Sebastiano Anastasi, che lo scorso 2 novembre aveva già proposto un ordine del giorno in merito approvato da tutto il consiglio.
A tal fine –prosegue Castiglione- si chiede di voler attuare quanto necessario, con l’attivazione di tavoli di concertazione in cui emergano i bisogni e le opportunità del nostro territorio, affinché gli organi locali e nazionali prendano atto di tale gravissima situazione e pongano in essere tutte le azioni necessarie per salvaguardare il lavoro ed il futuro dell’azienda nel territorio catanese e il consiglio vigilerà con ogni mezzo su quanto verrà proposto e realizzato”.
L’ordine del giorno proposto da Sebastiano Anastasi e sottoscritto il 2 novembre scorso da tutti i Capi Gruppo consiliari, impegnava il sindaco a farsi portavoce a livello nazionale, con i Ministri di competenza, per l’impiego di risorse del Piano di Ripresa e Resilienza a favore della Pfizer Catania, “realtà che può giocare un ruolo strategico dell’industria del farmaco in terra d’Etna, favorendo l’implementazione della Farma Valley catanese, anche con l’utilizzo di fondi comunitari”.