lo sfogo del presidente della CamCom, Pietro Agen, reinsediato: “Voci danno per sicuro un nuovo commissariamento sollecitato dalla politica, ma noi ripresenteremo ricorso”
“Ormai appare chiaro anche ai bambini che c’è il tentativo della politica di mettere le mani sul nostro aeroporto”. Parole di Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio Catania Sud est, sino a una decina di giorni fa commissariata su disposizione del ministro Giorgetti e successivamente reintegrato nell’incarico insieme alla Giunta e al Consiglio da una sentenza del Cga che il prossimo 6 aprile entrerà nel merito della decisione.
Una “guerra senza confini sulla Camera di Commercio”
Siamo davanti a un ennesimo atto della guerra senza confini sulla CamCom, alimentata da una polemica strisciante, stucchevole, che non è affatto conclusa e che danneggia tutto l’apparato industriale dell’area più produttiva dell’Isola. E sono proprio le parole del presidente appena reinsediato a dire che una soluzione è ancora lontana: “Probabilmente domani, sabato – esordisce Agen – saremo di nuovo commissariati perché stanno adottando un atto che è a dir poco inaudito davanti a due sentenze di un Tar e del Cga. Sembrerebbe che il ministero abbia riapprontato un altro decreto correggendo alcuni errori del vecchio e lo abbia trasmesso a Palermo per la firma del presidente della Regione che, sempre usando il condizionale, sarebbe pronto a firmarlo. E questo, se risultasse vero, dimostrerebbe, se c’era un dubbio, la fretta che ha la politica di tornare in possesso della Camera di commercio. E ora anche i bambini stupidi capirebbero che l’obiettivo è quello di impossersarsi dello scalo di Fontanarossa. Tutto il resto è una barzelletta”.
Il responsabile della CamCom ha quindi aggiunto: “Adesso vedremo se arriva prima il nuovo commissariamento o la decisione del Cga. Ma è ovvio che faremo un nuovo ricorso. E se il Cga dovesse riconoscere l’incostituzionalità del provvedimento finalmente avremo finito di perdere tempo”.
Le ultime vicende dell’organismo camerale catanese
Agen è un fiume in piena, come nel suo stile e racconta, nei particolari, le ultime vicende dell’organismo camerale. ” La situazione è complessa. C’erano fino a poco tempo fa due ricorsi pendenti al Tar, uno al Tribunale del Lazio, firmato da me e da un gruppo di consiglieri, e un altro al Tar Sicilia, firmato dal consigliere Riccardo Galimberti capofila, (ex presidente di Confcommercio) e da altri consiglieri. Si era deciso di fare due ricorsi perché avevamo il dubbio sulla competenza. Il Tar Lazio – ha quindi proseguito Agen – si è dichiarato incompetente e il ricorso presentato è stato trasmesso a Palermo. Nel frattempo il primo a firma Galimberti è stato invece rinviato per entrare nel merito a settembre. Ma il ricorso respinto dal Tar è stato impugnato al Cga che ha dato immediatamente la sospensiva fissando l’udienza per il 6 di aprile.
Nel frattempo proprio ieri è andato in discussione al Tar Palermo il ricorso a firma mia che abbiamo vinto. Infatti il Tribunale aministrativo del capoluogo ha fissato l’udienza di merito per metà maggio”. “Noi – ha concluso Agen – solleviamo un problema di costituzionalità della norma. E così facendo cerchiamo di difendere il fiore all’occhiello del nostro territorio”.
Qualche settimana fa si era registrato l’ultimo atto concreto di questa lunga tenzone, col commissariamento degli organismi camerali e la nomina da parte del ministero di un commissario nella figura del dott. Giuseppe Giuffrida.
L’inizio della storia, il 20 gennaio, con la firma dei decreti di nomina dei commissari
Facciamo un passo indietro sino al 20 gennaio. In quei giorni arriva il provvedimento del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che firmò i decreti di nomina dei commissari per le Camere di commercio siciliane che così vennero riformate.
La parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo spiegò in una nota che il provvedimento era frutto ‘dell’emendamento da me presentato e approvato dal Parlamento ad amplissima maggioranza’ firmasto anche dai deputati Antonino Minardo, Fausto Raciti e Paolo Ficara.
“Non esiste più la super-camera di Commercio della Sicilia Orientale, ma la camera di Commercio di Catania – gongolava subito dopo la firma ministeriale la parlamentare siracusana di Fi – dove potranno avere maggiore peso le categorie produttive metropolitane. Le Camere di commercio di Siracusa e Ragusa sono state associate ad una più grande, a cinque, che riunisce anche le province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta. Massimo Conigliaro – annuncia Stefania Prestigiacomo – è stato nominato commissario della Camera di Commercio ‘a cinque’ mentre Giuseppe Giuffrida guiderà la CamCom di Catania.
“Si apre adesso – aveva concluso la parlamentare di Fi – una pagina nuova per la rappresentanze delle imprese e di tutto il mondo produttivo e del commercio della Sicilia sud-orientale alle prese con la difficile fase economica”…. Pagina nuova, che come si vede non si sa che percorso prenderà. Siamo soltanto all’ennesimo colpo di scena sulla CamCom mentre ll futuro dell’aeroporto può attendere…