Sicilia orientale, maxi operazione della Guardia costiera su filiera pesca

Sicilia orientale, maxi operazione della Guardia costiera sulla filiera della pesca

Sicilia orientale, maxi operazione della Guardia costiera sulla filiera della pesca

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venerdì 24 Giugno 2022

Controlli in particolare su “tonno rosso” e “riccio di mare”, che in questo periodo dell’anno sono tutelati. Ecco i risultati.

Controlli approfonditi sulla filiera della pesca. In questi giorni, si è conclusa l’operazione complessa della Guardia costiera della Sicilia orientale d denominata “BFT Connect”, che ha interessato il territorio delle provincie di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa.  

Gli obiettivi

Gli obiettivi prioritari dell’operazione sono stati i controlli d’intelligence e verifiche incrociate, con i “data base” e le “informazioni documentali disponibili”, sulla cattura, la detenzione e la commercializzazione delle specie ittiche del “tonno rosso” e del “riccio di mare”, che in questo periodo dell’anno sono tutelati, la prima dal piano pluriennale comunitario per la ricostituzione nel mediterraneo e la seconda dalla regolamentazione nazionale per favorirne la riproduzione.

Centinaia di controlli nei mari siciliani

In tale contesto, i militari dei “Team Ispettivi” della Guardia Costiera, coordinati dal  Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia orientale, hanno eseguito oltre 130 controlli in mare e nei porti di approdi delle unità da pesca, nei punti di sbarco delle specie ittiche, con particolare attenzione rivolta all’indotto commerciale nei mercati rionali, nelle piattaforme logistiche e/o di stoccaggio, nei depositi e sui mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici, rinvenendo circa 1500 kg. di pesce privo di qualsiasi documentazione che ne certificasse la tracciabilità.

Chili di pesce al Banco alimentare

A seguito di accertamento sanitario da parte dei medici veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali, circa 1200 Kg. di prodotto ittico è stato complessivamente donato al Banco Alimentare di Catania per la distribuzione alle associazioni caritatevoli e di beneficienza, mentre il restante pescato circa 300 Kg., dichiarato non idoneo al consumo umano, è stato distrutto nei centri di smaltimento rifiuti.

Sono stati elevate 16 sanzioni amministrative per la violazione sulla normativa della pesca e per la conservazione dei prodotti ittici, per un importo complessivo di circa 36 mila euro.

Particolarmente rilevante è stata l’attività condotta dagli “Ispettori Pesca” della Guardia costiera etnea nel comune di Acireale, dove in un singolo mirato controllo è stato intercettato un furgone refrigerato con 9 esemplari di Tonno rosso, per un totale di circa 950 Kg, privo di documentazione sulla tracciabilità del prodotto, sottoposto a sequestro.

L’attività di controllo e monitoraggio della filiera della pesca marittima a cura della Guardia costiera della Sicilia orientale continuerà ininterrottamente a tutela del consumatore finale, a difesa degli operatori di settore, che esercitano nella legalità le proprie imprese di pesca, ed a garanzia della conservazione e dello sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

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