La Sicilia appare quasi "sospesa nel tempo e nella storia", senza una direzione o una guida precisa: il commento di Giovanni Pizzo.
È questo il titolo di un film candidato a ben 9 Oscar. Parla di Irlanda, un’isola che ha degli spiriti così particolari che difficilmente sono comprensibili da chi non è irlandese o non ci vive. Così ho pensato che è anche la Sicilia. Può mai capire qualcosa, per esempio della vicenda mafia, Messina Denaro, il profeta Baiardo da Giletti ogni domenica, ora affiancato da Ingroia, ex pm della trattativa papelli e bordelli, ex avvocato della Lollo Nazionale, ex candidato alla guida del paese con Rivoluzione Civile, oggi ospite di TV a gogò, chi non è siciliano?
Come fa la casalinga di Voghera o l’artigiano di Pesaro a capirci alcunché, penso io. Questa isola, la Sicilia, sembra sospesa nel tempo e nella storia, anche se i suoi protagonisti negativi si fanno i selfie manco fossimo all’Isola dei Famosi. Capire dove sta andando, socialmente, economicamente, moralmente è pressoché senza comprensione. Come i Celtici irlandesi sono legati a rune e riti magici, così noi sembriamo in completa balìa del Fato, caro agli antenati greci. Castelvetrano, capitale mediatica oggi, è nel territorio di Selinunte, una città Greca antica e mai doma, dove nel parco archeologico si respirano gli spiriti di un tempo sospeso.
All’uscita al cinema del film irlandese la gente era perplessa e sconcertata, dalle dinamiche dei personaggi e dalla cultura isolana. Penso accada la stessa cosa per coloro che vedono le trasmissioni televisive a reti unificate con pentiti di professione, storici, mafiologi, antimafiologi, astromafiologi alla Otelma, ex magistrati diventati politici, ex politici diventati scrittori, un caos che avrebbe potuto generare due o tre libri di Pirandello, se il genio fosse stato ancora vivo.
La Sicilia, i suoi animal spirits, sono incomprensibili. Per tutto il resto il mainstream va bene.
Così è se vi pare.
Foto da Wikipedia