“Oggi Messina ha un appeal importante: qui in Sicilia non si parla più soltanto di Palermo o Catania, ma anche di noi"
Una città che può finalmente esprimere le sue potenzialità, diventata per alcuni aspetti anche “modello”, che vuole collocarsi accanto e non più dietro alle altre due città metropolitane siciliane. Un lavoro iniziato da Cateno De Luca e che adesso il sindaco Federico Basile vuole portare a termine nel solco tracciato dal suo predecessore. “Oggi Messina ha un appeal importante, ha detto il primo cittadino-, esempio virtuoso a partire dalla gestione amministrativa, molti comuni mi chiedono com’è nata la Social City. Venendo in Sicilia si parla di Messina e non solo per i grandi eventi musicali e sportivi che abbiamo in programma per tutto l’anno”.
Basile: “Avevamo pianificato mille assunzioni in un anno e lo abbiamo raggiunto”
Nel bilancio del suo primo anno di attività amministrativa, fatto nel corso di una conferenza stampa insieme al Dg Salvo Puccio, la Segretaria generale Rossana Carrubba e tutti gli assessori e presidente delle partecipate, Basile ha illustrato gli obiettivi raggiunti e quelli in corso di realizzazione. “De Luca ha progettato, trovato finanziamenti, sistemato il comune – ha detto – oggi si vedono i risultati a partire dai tanti cantieri aperti ”. Dalla dotazione organica al Piano di riequilibrio alle 35mila presenze di turisti, il primo cittadino parla di sfide vinte. “L’obiettivo era mille assunzioni, di cui 920 nel giro di un anno, tra comune e partecipate, lo abbiamo raggiunto. Ci sono i 341 posti per i quali si stanno espletando i concorsi e i nuovi inserimenti ad Atm e Messinaservizi”.
Il piano di Riequilibrio: “Ci siamo quasi”
Sul Piano di Riequilibrio, “siamo arrivati alle battute finali– dice Basile- sono convinto che tutto il lavoro fatto, partendo dalla riduzione della massa debitoria, troverà giusto riconoscimento dalla Corte dei conti. Negli anni il problema era sempre stato rimandato. Se oggi è possibile spendere oltre un miliardo di fondi extra bilancio- ha aggiunto il Dg Salvo Puccio – è chiaro che il merito è di chi ha implementato questa macchina amministrativa. Sul Pon 21-27, per esempio, si parla di una strategia, non solo di un elenco di progetti, perché ogni intervento è integrato all’altro, coerente con la nostra visione della Messina del futuro”. I nodi maggiori si sono incontrati sul completamento delle grandi opere infrastrutturali, malgrado le accelerate impresse per alcune come la Via Don Blasco i cui lavori sono all’85% e dovrebbero essere completati nella prima metà del 2024. “Abbiamo appaltato quasi tutto quello che avevamo progettato- ha ricordato Salvatore Mondello, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici- abbiamo consegnato già due parcheggi d’interscambio e ne consegneremo altri quattro a breve che fanno parte di una strategia generale nella mobilità che stiamo portando avanti con il Pgtu e Pums”.
La lotta all’evasione tributaria e la soddisfazione per l’efficientamento energetico
Combattere l’evasione tributaria è un altro grande obiettivo su cui si sta lavorando. “La nostra politica- ha detto Roberto Cicala assessore competente- è sempre quella di attivare un’equità tributaria: pagare tutti e pagare meno” Illustrati anche i nuovi servizi digitali ed i passi avanti nell’informatizzazione. Altro tema che ha impegnato l’esecutivo è la tutela del territorio . “Sono stati avviati 4 appalti importanti sui torrenti di Messina- ha evidenziato l’assessore Francesco Caminiti – ed interventi sull’erosione costiera a Ganzirri, Torre Faro e Santa Margherita. Soddisfazione anche per i risultati sull’efficientamento energetico “abbiamo raggiunto il 90% del relamping e una riduzione del 30% del consumo di energia elettrica”. Tra i traguardi elencati ci sono quelli del settore sociale spiegati dall’assessore Alessandra Calafiore che cita il Polo Blu dell’Istituito Marino di Mortelle che si occupa di bambini autistici e “che diventerà sempre di più una comunità inclusiva e dove questa estate ci saranno delle attività sulla spiaggia supportati dalla Messina Social City. Il progetto “dopo e durante noi”, con un nuovo welfare per ri-generare nuovi legami e “Fratelli tutti”, che rappresenta un dimensione completamente nuova per i senza dimora, una casa con dei servizi che ospita 60 persone e che non lascia in strada durante il giorno chi ha bisogno”.