Christmail, naufrago a Lampedusa e "orfano" per due volte

Christmail, la storia del bambino “orfano due volte”: revocato l’affidamento temporaneo

Christmail, la storia del bambino “orfano due volte”: revocato l’affidamento temporaneo

Redazione  |
lunedì 04 Settembre 2023

Il piccolo ha perso la madre ed è stato affidato al medico che l'ha salvato a Lampedusa in attesa del ricongiungimento con il padre. Tuttavia, l'affidamento è stato revocato: ecco la storia.

Si chiama Christmail ed è uno dei piccoli migranti coinvolti in uno dei recenti naufragi al largo di Lampedusa: il piccolo è rimasto orfano e adesso rischia di perdere anche le persone che si sono occupate di lui fino a questo momento. Le autorità, infatti, hanno deciso di revocare l’affidamento temporaneo al medico rianimatore del 118 che lo aveva soccorso e accolto in famiglia: Alessandra Teresi.

Una triste storia che la donna ha deciso di raccontare ai media nella speranza che per il bimbo, sei mesi appena e con alle spalle già una serie di tragedie ancora per lui incomprensibili, ci possa essere un lieto fine lontano da orfanotrofi e comunità.

La storia di Christmail, naufrago e “orfano” per due volte

Il neonato, originario della Costa D’Avorio, viaggiava a bordo di una delle tante “carrette del mare” che ogni giorno trasportano migranti dalla Tunisia all’Italia. In seguito al tragico naufragio che ha interessato l’imbarcazione al largo di Lampedusa, il piccolo ha perso la madre. In Sicilia, però, ad accoglierlo c’è stata Alessandra Teresi, medico rianimatore del 118.

Ottenuto l’affidamento temporaneo, anche con il consenso del padre (in Tunisia) e l’ok del Tribunale dei minori, Alessandra era pronta a donare al bimbo una nuova famiglia e la speranza di un futuro migliore. A causa di presunti “errori nella procedura di affido”, però, la polizia avrebbe comunicato alla famiglia di Alessandra Teresi che il giudice dei minori ha revocato l’affido e disposto che il piccolo finisca in una struttura protetta in attesa di essere riaffidato al genitore superstite.

“Adesso non ci vogliono dire dove si trova e non ce lo fanno vedere”, denuncia Alessandra, il cui obiettivo era e il cui sogno resta garantire amore e protezione al piccolo in attesa del ricongiungimento con il padre.

Immagine di repertorio

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