La possibilità di un nuovo maxi bando da 250 posti sarebbe già sul tavolo nel neoassessore Savarino.
La questione Forestali, dopo lo scandalo dello scorso anno, torna al centro delle preoccupazioni della Regione Siciliana: si va verso un nuovo concorso – dopo l’ultimo annullato per le “anomalie” riscontrate nella graduatoria – per far fronte alla carenza di personale che, con il numero di pensionamenti previsto entro il 2027, diventerà sempre più evidente e pericolosa per la Sicilia.
La questione, al rientro dalle ferie estive, sarebbe già sul tavolo del neoassessore Giusi Savarino.
Forestali, nel 2027 personale dimezzato: si va verso nuovo concorso
Sul tavolo dell’assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana c’è un dato cerchiato in rosso: entro il 2027 quasi la metà degli agenti del Corpo Forestale siciliano andrà in pensione. Al momento l’organico sarebbe di 457 persone e almeno 200 dovrebbero andare in pensione tra il 2025 e il 2027.
Per questo, come rivelato dal Giornale di Sicilia, tra le intenzioni del neoassessore Savarino e della Regione Siciliana c’è quello di indire un nuovo concorso per i Forestali. Un passo importante, date le motivazioni e le alterne vicende che hanno portato all’annullamento della precedente selezione pubblica. Resta il nodo delle risorse da destinare a questo nuovo obiettivo: il progetto sarebbe quello di mettere a bando ben 250 posti e ciò richiederà un investimento non indifferente da parte della Regione. Per sciogliere i dubbi, bisognerà attendere le variazioni di bilancio all’Ars, previste in autunno.
Il bando, invece, potrebbe uscire già all’inizio del 2025.
Il caso
Il precedente concorso per i Forestali è stato annullato a gennaio a seguito di uno scandalo portato alla luce dal QdS relativamente alle graduatorie. La “sorpresa” nelle graduatorie era evidente: il primo nome era quello del figlio 23enne dell’ex dirigente generale del dipartimento Forestali, con un punteggio di 60 su 60. E nell’elenco dei 46 vincitori ci sarebbero stati anche altri “nomi eccellenti“; una circostanza, questa, che ha spinto le autorità ad aprire un’inchiesta poi culminata nell’annullamento della selezione.
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