Accordo per le ex Province: ma è soltanto il primo passo - QdS

Accordo per le ex Province: ma è soltanto il primo passo

Raffaella Pessina

Accordo per le ex Province: ma è soltanto il primo passo

venerdì 10 Maggio 2019

Orlando (AnciSicilia): indispensabile attuare interventi strutturali. Il sindaco di Messina, De Luca: “Solo briciole che non bastano”

PALERMO – Le Province e la loro ricostituzione in Sicilia sono nel cuore dei politici, a partire dal sindaco della Città Metropolitana di Messina Cateno De Luca, che ha commentato negativamente l’intesa raggiunta tra i Governi nazionale e regionale (tramite l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao e il sottosegretario Alessio Villarosa) sulle risorse da destinare agli Enti intermedi.

“I 150 milioni proposti dall’inedita coppia Armao-Villarosa – ha detto De Luca – non bastano neanche per il 2019 e per la copertura dei deficit degli anni precedenti. Si tratta di briciole che non bastano a risolvere la situazione”.

Da ricordare come l’Esecutivo nazionale non abbia messo tra le priorità il ripristino delle Province, mentre in Sicilia questo tema viene considerato fondamentale dal Governo retto da Nello Musumeci. De Luca, dal canto suo, ha spiegato quali siano i problemi da affrontare per superare gli sconquassi causati da una riforma mai portata a termine. “Il sentiero – ha detto – è quello che noi avevamo già individuato, di utilizzo dei fondi Fsc. Ma mi pare evidente che questo percorso abbia evidenti limiti. I bilanci degli Enti locali sono triennali e la realizzazione di molti interventi infrastrutturali si articola in almeno tre anni, quindi la soluzione proposta non consente di avviare le gare di appalto per mettere in sicurezza strade, ponti, scuole e tante opere strategiche per lo sviluppo del territorio”.

Il sindaco di Messina ha sottolineato come le soluzioni di breve periodo non siano più sufficienti, rilanciando per il 15 maggio una marcia a Palermo per protestare contro la mancanza di una soluzione definitiva al problema delle Province.

Di tono ben diverso il commento del presidente di AnciSicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, secondo il quale “l’accordo raggiunto tra lo Stato e la Regione Siciliana rappresenta finalmente un primo passo verso una soluzione della fin troppo lunga crisi delle ex Province siciliane. Gli ulteriori 100 milioni che verranno destinati ai Liberi Consorzi e alle Città Metropolitane, unitamente all’approvazione di un pacchetto di norme che consentiranno di riprendere la gestione ordinaria e liberare gli investimenti sono certamente una risposta concreta”.

Orlando ha rivendicato un risultato ottenuto grazie al “decisivo impegno che l’AnciSicilia ha portato avanti in numerosi incontri di carattere nazionale e regionale”, evidenziando però come restino “ancora da definire sia sul piano finanziario sia sul piano istituzionale quelle condizioni che possano strutturalmente far riacquisire agli Enti di area vasta una funzione strategica sul territorio e consentire loro di poter erogare i servizi”.

“Per tali ragioni – ha concluso conclude il presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani – continueremo, come fatto fino a ora, a incalzare il Governo nazionale e il Governo regionale”.

Di strada ancora lunga da percorrere ha parlato anche il sindacato della Cisl, così come evidenziato in una nota a firma di Sebastiano Cappuccio e Paolo Montera. “Bene – hanno sottolineato – l’arrivo di risorse finanziarie extra per le ex Province siciliane e la possibilità di deroghe normative all’approvazione dei bilanci e dei rendiconti, ma attendiamo di conoscere dall’assessore Armao quali saranno effettivamente le ricadute immediate di questo accordo Stato-Regione per gli Enti intermedi. A noi interessa il pieno e completo rilancio delle Province e per questo vogliamo sapere come il governo regionale intenda proseguire da qui in poi”.

“La strada – hanno concluso – è ancora lunga. Ottenere il miglior risultato possibile in una situazione di emergenza è un buon passo avanti, ma a noi interessa che ci sia una strategia complessiva. A maggior ragione, visto che la questione del prelievo forzoso sembrerebbe essere stata rimandata alla prossima Legge di bilancio dello Stato. Se così fosse, per quel giorno non possiamo farci trovare impreparati, ma dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per risolvere in maniera definitiva il problema”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017