Il commissario straordinario del Consorzio di bonifica Sicilia orientale, Giuseppe Spartà: ""Situazione tragica"
“Nonostante i progetti finanziati, le opere indispensabili per l’irrigazione nella parte sud di Catania i lavori non partono e si rischia di non poter irrigare arance, ortaggi e altre produzioni”. È la denuncia di Coldiretti al termine dell’incontro richiesto e che si è svolto stamani nel capoluogo etneo con il commissario straordinario del Consorzio di bonifica Sicilia orientale, Giuseppe Spartà, in cui è emersa la “situazione tragica” delle infrastrutture che non permetterà di portare l’acqua alle aziende agricole. “Le opere indispensabili – prosegue Coldiretti Catania – riguardano la ricostruzione e rinforzo dell’adduttore irriguo ‘Magazzinazzo’ danneggiato dall’alluvione dell’ottobre 2021 e la riqualificazione energetica centrale di sollevamento del serbatoio Lentini. Sono opere cruciali, in un annata siccitosa come quella attuale”.
Agricoltori a rischio
“Nonostante la pioggia degli ultimi giorni – prosegue Coldiretti etnea – lo stato di emergenza continua perché le dighe e gli invasi non hanno sufficienti quantitativi d’acqua. Alcune zone del comprensorio di Catania ad oggi con molta probabilità non potranno ricevere acqua. A tutto ciò si aggiunge la beffa dell’emissione dei ruoli, che avverrà in ogni caso a prescindere dai turni irrigui o meno e su questo Coldiretti chiede che sia proclamato lo stato di calamità”. “Non si può pagare per un servizio di cui non si usufruisce – conclude il presidente Andrea Passanisi – . Siamo davvero al paradosso perché gli agricoltori subiranno ulteriori perdite”.