Agricoltura, gravi danni in Sicilia per la penuria d'acqua - QdS

Agricoltura, gravi danni in Sicilia per la penuria d’acqua

redazione web

Agricoltura, gravi danni in Sicilia per la penuria d’acqua

giovedì 16 Settembre 2021

Lo denuncia la deputata di Attiva Sicilia, Angela Foti, che ha presentato un'interrogazione all'Assemblea regionale sulla situazione, definita "una lenta agonia" che mette in pericolo le aziende

La deputata di Attiva Sicilia, Angela Foti, ha presentato un’interrogazione all’Ars sulla gravissima crisi idrica che ha colpito l’agricoltura siciliana e, in particolare, la Piana di Catania con conseguenze devastanti sulle produzioni e quindi sull’economia locale.

Angela Foti chiede al governo un monitoraggio dello stato dell’arte e delle attività poste in essere dai Consorzi di bonifica e l’eventuale destinazione delle risorse del Pnrr per potenziare le reti e le infrastrutture idriche.

“Le ultime settimane hanno decretato – spiega – per l’agricoltura siciliana, una lenta agonia che costa in termini di produzione e in termini di futuro per le nostre aziende agricole. Quello che deve essere uno dei settori più supportati ha, invece, visto una mancanza del bene più prezioso: l’acqua”.

“Sono note da anni alcune criticità, in ultimo denunciate da un comitato durante una manifestazione nella Piana di Catania. La penuria di risorse idriche ha causato danni per migliaia di euro dalle produzioni ortive a quelle vivaistiche fino a quelle agrumicole. Il caldo record e i cambiamenti climatici giocano un ruolo non secondario ma occorre capire – come da me richiesto nell’interrogazione che ho presentato – lo stato dell’arte in fatto di invasi e la condizione della rete idrica che, in molti tratti, è incompleta o vetusta ”

La deputata di Attiva Sicilia prosegue: “Ho chiesto di capire anche quanto abbiano investito i Consorzi di bonifica sulla rete per risolvere le croniche criticità. I produttori agricoli, ad esempio, segnalano la mancata riparazione delle pompe di sollevamento del lago Biviere dal 2018.”

“E’ impensabile dover chiedere agli agricoltori il pagamento dell’interno turno d’acqua programmato a fronte di un numero minimo di irrigazioni. Con un disservizio così pesante è necessario che il governo regionale trovi, insieme ai Consorzi di bonifica, le soluzioni, che non siano clausole canaglia dei contratti, per i produttori ed evitare di chiedere pagamenti per dei servizi non erogati”.

“Visto che l’anno prossimo ci troveremo ad affrontare nuovamente il problema siccità, ritengo necessario che tutte le parti in causa debbano sedersi intorno un tavolo per pianificare azioni razionali dal breve al lungo termine e le rispettive risorse, per questo ho depositato una richiesta di audizione in commissione attività produttive in Assemblea regionale attività produttive”, conclude Foti.

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