Roma, 11 nov. (askanews) – Agromonte chiude la stagione del raccolto 2025 con il 90% della materia prima provenuta da terreni di proprietà e raccolta in campi limitrofi agli stabilimenti. Parallelamente l’azienda ha potenziato il sistema di controllo e tracciabilità per garantire trasparenza e qualità in ogni fase del processo produttivo. Un altro aspetto dell’impegno a basso impatto ambientale di Agromonte riguarda la riduzione delle emissioni legate al trasporto, che ha raggiunto una diminuzione di 156.000 km.
“Il 2025 rappresenta per noi un anno molto importante: venticinque anni di attività ed un momento di riflessione sui traguardi raggiunti e sulle sfide future. Dall’innovazione agricola alla gestione delle risorse, cerchiamo durante ogni campagna di raccolto, di garantire un impatto positivo sul nostro territorio e sul nostro prodotto”, ha dettoMarco Arestia, Coo, direttore di stabilimento e Agromanager di Agromonte.
L’attenzione al territorio si estende anche alla tutela della biodiversità e delle risorse locali, grazie ad iniziative per promuovere la salute dei terreni e il rinnovo della collaborazione con la nature-tech company 3Bee, con cui Agromonte ha dato vita ad un bosco nettarifero, una fonte costante di polline e nettare per tutta la stagione primaverile. Inoltre, nel corso della pre-campagna 2025, l’azienda ha scelto di arricchire i terreni di sostanza organica, attraverso la tecnica dei sovesci, limitando così la necessità di ricorrere a fitofarmaci e migliorando la salute del suolo.
Altro obiettivo cruciale le sfide imposte dal cambiamento climatico, causato dalla siccità e dal rapido aumento delle temperature nell’isola. Le falde acquifere della Sicilia sono in continua diminuzione, per questo motivo Agromonte ha scelto di adottare nuove tecnologie di irrigazione ad “ala gocciolante”, volte ad una diminuzione significativa degli sprechi idrici, ottimizzando così l’utilizzo di acqua e passando da consumo di 5 litri/m ad uno di 3.5 litri/m per ogni foro di uscita. Inoltre, l’azienda ha avviato la costruzione di un nuovo stabilimento adiacente a quelli esistenti, per supportare l’espansione della capacità produttiva e migliorare ulteriormente il processo di lavorazione della materia prima.
Inoltre, il marchio è impegnato in progetti di energia rinnovabile: entro il 2026 si prevede l’installazione di 15.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, coprendo una parte significativa del proprio fabbisogno energetico e puntando ad un consumo basato su fonti rinnovabili.

