“Chiudiamo la stagione con il bilancio in attivo e con una campagna agrumicola che, nonostante i ridotti volumi di produzione, ha reso soddisfatti i nostri soci che, grazie a un prodotto di qualità e pezzatura superiore, riusciranno, da qui a fine campagna, a commercializzare una quantità maggiore di arancia rossa di Sicilia Igp, rispetto alla campagna precedente”.
Così la vicepresidente del Consorzio, Elena Albertini, all’assemblea dei soci.
“La produzione certificata della campagna 2017-2018 si è fermata a 17.200 tonnellate – rivela – mentre quella in corso è già arrivata a 16.500 quando mancano ancora i dati di maggio e giugno. Aver avuto una campagna positiva ci da lo giusto slancio per ripartire con nuove iniziative soprattutto nel campo della tracciabilità e della promozione del nostro prodotto, sempre più richiesto in Italia e all’estero”.
Sul versante italiano più rilevante la novità dell’ultima stagione è rappresentata dall’accordo con Coca Italia che ha portato al lancio sul mercato della Fanta Zero Arancia Rossa di Sicilia Igp: “un’operazione – sottolinea la Albertini – che porterà tanta visibilità alle nostre arance”.
Sul fronte dell’export i recenti accordi con il Giappone “promettono di dare una scossa ad un settore che fino ad oggi ha avuto come mercati di riferimento per l’export il Nord e l’Est Europa”.
Il presidente Giovanni Selvaggi parla di “invasione” delle arance dall’estero.
“Non capisco perché – afferma – alle lobby del riso sia stata concessa la clausola di salvaguardia e questa cosa non venga concessa anche a noi. Quando una retina di arance provenienti dal Marocco è proposta magari a 90 centesimi contro i 2 euro delle nostre arance la scelta del consumatore sarà scontata”.
“Alla politica – aggiunge Selvaggi – chiediamo di esitare finalmente un piano agrumi, promesso da tempo e sempre rimasto nel cassetto delle buone intenzioni”.