PARTINICO (PA) – I colossi dell’energia alternativa dovranno pagare al Comune di Partinico una compensazione per le loro opere di impatto ambientale. Chi vorrà realizzare nel territorio grandi parchi eolici o fotovoltaici dovrà corrispondere il 3% del costo dell’opera nelle casse del Comune ma non in termini monetari. Quei soldi saranno vincolati alla realizzazione di determinate opere pubbliche o di attrezzature a risparmio energetico.
Una compensazione volta a mitigare l’impatto ambientale che tali impianti hanno sul territorio. Sono diverse, al momento, le società che orbitano nel settore che hanno in itinere diversi impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, a cavallo dei Comuni di Partinico e Monreale. È stata così adottata la modifica al regolamento edilizio e dello schema di convenzione per regolare i rapporti tra il Comune e le società di gestione di tale impiantistica.
La decisione prende le mosse dalle “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati dal fonti rinnovabili” del ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. In quest’ambito sono stati fissati i criteri e le modalità di autorizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Questi prevedono che “per l’attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non è dovuto alcun corrispettivo monetario in favore dei Comuni, ma l’autorizzazione unica può prevedere l’individuazione di misure compensative” ad esclusione degli impianti fotovoltaici per uso domestico e attività sanitario-assistenziali, commerciali, artigianali ed industriali con potenza inferiore a 200 chilowatt.
Diverse le opere pubbliche realizzabili: impianti fotovoltaici su immobili di proprietà comunale (scuola, asilo, piscina, casa per anziani etc.), impianti di illuminazione pubblica a basso consumo o ad alimentazione alternativa; opere di miglioramento della qualità urbana e della viabilità, come rotatorie, arredo urbano, attrezzature sportive, parchi giochi. Potranno, ancora, essere acquistate autovetture e mezzi di trasporto a bassa emissione inquinante, o si potranno effettuare interventi sul patrimonio edilizio pubblico per ottenerne il miglioramento dell’efficienza energetica.
Allo stesso modo, si potranno acquisire, realizzare e riqualificare edifici strategici, isolati degradati del centro urbano, parcheggi, parchi, giardini pubblici e verde pubblico in generale. Per le sue caratteristiche territoriali Partinico è molto ambito da questi colossi dell’energia. Di recente una grande compagnia come l’Erg ha completato la costruzione e avviato l’energizzazione del parco eolico al confine tra Partinico Monreale. È il primo parco nel portafoglio del gruppo ad aver terminato con successo le operazioni di “repowering”, ovvero di potenziamento degli aerogeneratori con modelli più moderni, potenti ed efficienti. Dopo la sostituzione di tutti gli aerogeneratori obsoleti con quelli di ultima generazione, il parco eolico di Partinico Monreale è ora composto da 10 turbine Vestas V132 da 4,2 Megawatt, con una potenza installata totale di 42 Megawatt. Questo rappresenta un notevole miglioramento rispetto alle precedenti 19 turbine, che avevano una potenza totale di 16 Mw.
Inoltre, la produzione annua stimata è aumentata da 27 a 94 giga watt/ore (GWh). Il 75% dell’energia elettrica prodotta dal parco sarà venduta attraverso un contratto di Power Purchase Agreement (Ppa) della durata di 12 anni. Il contratto è stato siglato con Luxottica nel corso del primo trimestre del 2023 e prevede la fornitura di circa 900 GWh di energia pulita nel periodo compreso tra il 2023 e il 2034.
Vincenza Grimaudo