I primi due donatori sono una donna di origine spagnola e un giovane catanese
Direttore centro trasfusionale, Santi Sciacca: “Grande spirito di sacrificio dello staff”
CATANIA – A poche settimane dal rilascio dell’autorizzazione dell’assessorato regionale alla Salute che ha individuato in Sicilia otto centri abilitati ad applicare il protocollo “Produzione di plasma iperimmune anti Sars-Cov-2 da donatore guarito e per il trattamento di pazienti critici affetti da Covid-19”, il centro trasfusionale dell’ospedale Garibaldi di Catania, diretto da Santi Sciacca, ha già congelato quattro unità pronte per essere utilizzate dall’istituto malattie infettive del nosocomio, diretto da Bruno Cacopardo.
I primi due donatori sono una donna di origine spagnola, ammalatasi nel marzo scorso e guarita dopo una breve degenza ospedaliera, e un giovane catanese che ha contratto l’infezione poco dopo, che è però decorsa in maniera quasi asintomatica.
“Per il reperimento dei donatori – afferma il direttore Sciacca – mi sento di inviarlo alle associazioni Advs Fidas di Tremestieri Etneo ed all’associazione Fratres Ramacca. Grande anche lo spirito di sacrificio dello staff dedicato al Covid-19 del nostro servizio trasfusionale. Tsunami è l’acronimo di TranSfUsion of coNvalescent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to Sars-CoV2 – spiega Sciacca – ed è uno studio sperimentale multicentrico, no-profit, che ci vede affiancati ad altre importanti strutture, per utilizzare a scopo terapeutico il plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal Covid-19 sui malati critici con polmonite in ventilazione assistita”.
“Lo studio – ha concluso – ha ottenuto il via libera dal Centro nazionale sangue, che ha autorizzato protocolli di selezione dei donatori e centri specializzati in ogni regione”.