Ambiente, Mazaro, scontro Musumeci-Cristaldi - QdS

Ambiente, Mazaro, scontro Musumeci-Cristaldi

redazione

Ambiente, Mazaro, scontro Musumeci-Cristaldi

giovedì 22 Agosto 2019

Dichiarazioni e controdichiarazioni per la battaglia, tutta a destra, tra il presidente della Regione e l'ex sindaco di Mazara e presidente dell'Ars sui lavori per la sistemazione idrogeologica del fiume

Una battaglia tutta a destra quella tra il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’ex sindaco di Mazara del Vallo (ed ex presidente dell’Ars) sui lavori del Fiume Màzaro.

Nello Musumeci, infatti, prima di fondare il suo partito #Diventeràbellissima, era transitato da Giovane Italia, Msi-dn, An e Pdl. La medesima trafila di Cristaldi, approdato però a Fdi e ai Futuristi.

L’ex sindaco, dopo l’annuncio dei giorni scorsi da parte di Musumeci, dell’avvio di opere di pulizia degli argini, aveva puntato l’indice contro i “toni trionfalistici” del Governatore, colpevole, a suo parere, di “spacciare come inizio dei lavori di dragaggio la semplice esecuzione di opere conseguenti al nubifragio che ha colpito Mazara del Vallo nel novembre e nel gennaio scorsi”.

Lavori che, secondo Cristaldi, la Regione avrebbe dovuto eseguire “con somma urgenza già in febbraio”.

“Per una questione di stile – ha risposto Musumeci – ho sempre voluto evitare, nel passato, di polemizzare con l’onorevole Nicola Cristaldi, malgrado i suoi frequenti e pesanti attacchi a questo governo della Regione. E come nel passato, eviterò anche questa volta, ringraziandolo anzi per avermi giudicato ‘persona seria’. Sul Fiume Màzaro si è finalmente chiusa la stagione delle promesse e si è aperta quella dei fatti, senza trionfalismi, ma con legittimo orgoglio, visto che se ne parla ormai da otto anni. Il progetto esecutivo dei lavori di dragaggio della foce del Fiume Màzaro, approvato anche dall’amministrazione di Mazara del Vallo quando sindaco era l’onorevole Cristaldi, prevede anzitutto la ricaratterizzazione del sedimento prima di essere conferito nella apposita vasca di colmata”.

Musumeci ha specificato che “Il cantiere è stato avviato e l’impresa ha 45 giorni di tempo per la trasmissione delle risultanze della caratterizzazione che è prevista a fine mese. Entro settembre inizieranno le vere e proprie operazioni di dragaggio che da crono-programma dovranno concludersi entro 180 giorni per un costo di oltre due milioni di euro. Inoltre, proprio a seguito dell’alluvione del novembre 2018 il mio governo ha stanziato un altro mezzo milione di euro per i lavori di pulizia del fiume Màzaro, interventi che sono interamente gestiti dal Genio civile di Trapani”.

Poi la stoccata a Cristaldi: “La domanda che dovrebbe porsi l’ex sindaco è: perché sulla foce di quel fiume si è creata una contaminazione di natura prettamente biologica? E’ difficile capire che tale inquinamento può avere origine solo dal fatto che su quel corso d’acqua confluiscono e sversano abusivamente scarichi civili e industriali? E chi aveva il dovere di controllare e impedire tale illecita attività?”

“Basta polemiche, dunque – ha concluso il Presidente della Regione – e si prenda finalmente atto che oggi alla Regione c’è un governo che fra mille difficoltà si sforza di dare alla Sicilia risposte a tanti problemi rimasti per anni insoluti. Riconoscerlo non è un reato, ma solo onestà intellettuale”.

“Nessuna polemica ma solo ricostruzione dei fatti” ha ribadito Cristaldi.

E ha spiegato che “Non è assolutamente vero che noi abbiamo revocato l’area per lo stoccaggio dei fanghi: è stata la Regione che ha ritenuto non idonea l’area individuata…e per quanto riguarda l’inquinamento la mia amministrazione ha fatto cose gigantesche come il depuratore, l’eliminazione degli scarichi fognari e controlli a tappeto”.

“Ma Musumeci – ha concluso – non sapeva”.

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