Amendola “500 milioni per trasporti su Stretto e transizione ecologica”

MESSINA (ITALPRESS) – “Abbiamo stanziato oltre 500 milioni di euro in investimenti dedicati allo Stretto di Messina sul tema mobilità, attraversamento dinamico, trasporto pubblico locale, rigenerazione urbana e transizione ecologica, ovviamente nel rispetto dell’ambiente: è una grande opportunità per la Sicilia e per Messina”. L’annuncio del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vincenzo Amendola alla Marina del Nettuno di Messina per sostenere la candidatura a sindaco di Franco De Domenico, esponente della colazione di centrosinistra.
“Non nascondiamo i problemi ma bisogna reagire attraverso una seria programmazione, che sia rapida nell’esecuzione; serve soprattutto una classe dirigente all’altezza in questa sfida – ha proseguito Amendola – mai prima d’ora nella storia repubblicana abbiamo le risorse per realizzare quelli che sono i bisogni dei cittadini attesi da tempo”. Sulla questione Ponte: “Non lo tralasciamo, è di competenza del Ministero dei trasporti ed è un dibattito con una valenza storica in Italia, il mio suggerimento è solo quello di utilizzare i fondi già esistenti e messi da parte. Ad esempio, sull’attraversamento ferroviario Catania-Messina-Palermo è previsto un miliardo e 400mila euro ma ci sono tante altre risorse già accantonate che vanno assolutamente spese. Meno polemiche e più concretezza”.
L’incontro, al quale ha preso parte anche il capogruppo del Pd della Commissione parlamentare per le Politiche dell’UE Piero De Luca, è stato incentrato in particolare sul tema delle ZES (zone economiche speciali) e sulle possibilità di sviluppo per i nodi commerciali nel Mediterraneo: “Il gruppo del Partito Democratico ha lavorato molto sulla sburocratizzazione delle procedure per le ZES – ha sottolineato Amendola – ci sono stati diversi passaggi parlamentari in tal senso. Serve una velocizzazione delle procedure per rendere più semplici i modelli autorizzativi, abbiamo firmato tre decreti su questi argomenti”. Infine sul del 40% dei fondi PNRR destinati al Sud previsto per legge: “La vera clausola è quella dell’occupazione, soprattutto giovanile e femminile – ha concluso il sottosegretario – siamo al di sotto delle media europee, dunque tutte le somme spese nell’ambito del PNRR da spendere per il Meridione devono creare un meccanismo virtuoso di lavoro ed essere direzionate con questo obiettivo”.

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