Anffas, appello a Conte per chiedere rispetto dei diritti dei disabili - QdS

Anffas, appello a Conte per chiedere rispetto dei diritti dei disabili

redazione

Anffas, appello a Conte per chiedere rispetto dei diritti dei disabili

giovedì 06 Agosto 2020

 “La pandemia in atto ha messo ulteriormente in risalto problemi vecchi e nuovi, mettendo le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo ed i loro familiari in una situazione di estrema difficoltà.  Il modello dei servizi, basato su un approccio meramente protezionistico, non è stato in grado di rispondere ai reali bisogni delle persone con disabilità né minimamente di adattarsi alle nuove ed emergenti necessità, derivanti dall’emergenza sanitaria.  Le strutture associative sono state lasciate da sole a combattere la difficilissima battaglia contro la pandemia nonché nel rispondere, comunque al meglio delle proprie possibilità, alle esigenze delle proprie persone e delle proprie famiglie”. Sono questi alcuni dei primi punti evidenziati nella mozione elaborata, approvata e firmata dall’intera Assemblea Nazionale Anffas – svoltasi il 3 luglio u.s. in modalità online – che è stata inviata al Premier Conte a cui Anffas si è rivolta per “ribadire che non è più possibile attendere oltre rispetto alle tante criticità, aggravate dalla pandemia in atto, che si trascinano irrisolte ormai da troppo tempo”.

“La pandemia non ha fatto altro, infatti, che
portare ai livelli massimi quanto Anffas da sempre denuncia, ossia che le
persone con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del
neurosviluppo, le loro famiglie e le tante associazioni e federazioni che le
sostengono e supportano ogni giorno (supplendo alle mancanze delle Istituzioni
competenti), sono lasciate da sole ad affrontare tutte le gravi difficoltà con
cui si interfacciano”. Il “Covid-19” ha evidenziato in maniera netta e palese un sistema che non funziona, che non è in
grado di prendersi cura e carico dei cittadini con disabilità e dei loro
familiari, un sistema ancorato a vecchi paradigmi e sistemi di protezione che
non rispecchiano quanto indicato dalla Convenzione Onu suiDiritti delle
Persone con Disabilità, che ricordiamo essere legge in Italia da più di
dieci anni.

“Dopo
tutto quello che le nostre persone, le nostre famiglie e le nostre associazioni
hanno patito in questi lunghi mesi” dichiara Roberto Speziale – presidente
nazionale di Anffas – “le famiglie sono
allo stremo e le persone con disabilità stanno perfino rischiando di regredire,
vanificando anni ed anni di duro lavoro; non sono più accettabili ritardi nel
dare concreta attuazione alle tante leggi che Anffas ha contribuito a far
emanare e non si può consentire che, ai vari livelli, ci sia addirittura un
minimo parziale utilizzo, se non addirittura cattivo utilizzo, delle risorse
(poche) che con grande impegno e fatica si riesce comunque a far allocare sui
vari fondi e capitoli di spesa: le persone con disabilità ed i loro familiari,
anche nel momento di massima emergenza sanitaria, sono stati completamente
abbandonati. Per questo l’Assemblea Nazionale Anffas ha lanciato un forte
appello affinché questa situazione non abbia mai più a ripetersi, tenendo conto
anche della situazione di imprevedibilità ed incertezza dovuta all’andamento
del virus”.  “Le persone con disabilità sono cittadini a
tutti gli effetti e hanno gli stessi diritti degli altri, anzi, proprio
grazie alla Convenzione ONU, devono essere ancora più tutelate e poste in
condizioni effettive di pari opportunità. Con questa mozione Anffas Tutta
chiede quindi al Presidente del Consiglio, anche alla luce del fatto che ha
mantenuto su di sé la delega alla disabilità, di farsi garante in merito alla concreta ed omogena attuazione delle tante,
tantissime leggi, troppo spesso in larga parte inapplicate”.

“Nella mozione tra l’altro Anffas chiede che: si metta finalmente mano all’emanazione dei Lep (Livelli essenziali degli interventi e delle prestazioni sociali), con un apposito finanziamento statale di almeno 5 miliardi a cui si aggiunge altrettanta somma già in atto messa a disposizione da Regioni ed Enti Locali; si provveda all’innalzamento delle indennità e delle pensioni per le tutte le persone con disabilità, tali da superare almeno la soglia di povertà; si adotti urgentemente una legge che riconosca e sostenga il ruolo dei caregiver familiari; si predisponga un’apposita legge che abroghi gli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione, previo rafforzamento della legge sull’amministrazione di sostegno; si adotti un nuovo sistema di riconoscimento e valutazione e definizione di disabilità e di persona con disabilità (abrogando ogni altra obsoleta dicitura); si provveda a realizzare una idonea rete di infrastrutturazione sociale e norme atte a sostenere il diritto delle persone con disabilità ad ottenere il proprio progetto individuale e personalizzato di vita ed il proprio “budget di progetto/salute”; si provveda a garantire anche alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo il diritto al voto supportato in cabina ed i giusti sostegni nei processi decisionali, anche supportati, nonché informazioni accessibili in formato facile da leggere e da capire”.  

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017