Agricoltura

Arancia rossa, campagna di comunicazione dell’Ice in Cina

Un’azione di comunicazione, supportata dall’Istituto per il commercio estero, per promuovere gli agrumi sul mercato cinese.

Se n’è discusso al Maas di Catania, in un incontro con le imprese siciliane accreditate all’export in Cina (Barbera International, Oranfrizer, Paim Fruit, Op Esperidio, Op Rosaria, Coop La Normanna), promosso congiuntamente dal Distretto agrumi di Sicilia, Consorzio di tutela dell’Arancia rossa di Sicilia Igp, ufficio Brand dell’assessorato per l’Agricoltura della Regione Siciliana, con la presenza di Italia ortofrutta.

L’obiettivo è fare sistema e approfondire in modo condiviso il piano promozionale proposto dall’Ice in seguito al tavolo che si tenne al Ministero dello sviluppo economico lo scorso luglio e mettere a fuoco proposte per indirizzare l’azione dell’Ice.
Quattro i punti focali: campagna promozionale dell’Arancia rossa di Sicilia in tempo utile per il Capodanno cinese, a fine gennaio; incoming di giornalisti cinesi adottando il modello del progetto “le vie della Zagara” del Distretto agrumi di Sicilia; missione di ispettori per l’ampliamento di quote di export; missione di contatto con buyer cinesi. Su questi temi, le proposte saranno sintetizzate in un progetto esecutivo da inviare entro i primi di ottobre all’Ice.

Un progetto che sarà redatto in modo condiviso da tutti i soggetti coinvolti, per mettere in campo un’azione di sistema, come suggerisce il dirigente dell’ufficio brand dell’assessorato regionale per l’agricoltura, Pietro Miosi.

Con il placet dell’assessore Edy Bandiera, intervenuto all’incontro.

“La coesione – ha detto l’assessore – è fondamentale ed è volontà del governo regionale accompagnare nel migliore dei modi possibili questo processo di apertura del mercato cinese, che vogliamo allargare anche ad altre produzioni agrumicole”.

Il Distretto agrumi di Sicilia – ha aggiunto la presidente, Federica Argentati – si è molto impegnato per aprire il mercato cinese ai nostri agrumi, spingendo sulle modifiche al protocollo Italia-Cina sulle modalità di trasporto e sulla necessità di una campagna di comunicazione che impatti il mercato cinese”.