Ars, ok alla Legge Urbanistica, soddisfatto Musumeci - QdS

Ars, ok alla Legge Urbanistica, soddisfatto Musumeci

redazione web

Ars, ok alla Legge Urbanistica, soddisfatto Musumeci

venerdì 07 Agosto 2020

"Dopo quarant'anni ridisegnati e semplificati criteri e procedure per il governo del territorio". Micciché, norma voluta da tutta l'assemblea. Barbagallo (Pd), si poteva far meglio. Cordaro, un'altra riforma in porto. Savarino, dedicata a Piersanti Mattarella

“Dopo oltre quarant’anni, la Regione si dota di una legge che ridisegna e semplifica i criteri e le procedure di governo del territorio siciliano”.
Con evidente soddisfazione il presidente della Regione Nello Musumeci ha commentato l’approvazione ieri a tarda sera da parte dell’Assemblea regionale siciliana – con 45 voti favorevoli e 9 contrari e l’astensione del Pd – del disegno di legge sul “Governo del territorio” il cui principale effetto è quello di abolire i Piani regolatori generali, sostituiti dal Pug (Piano urbano generale).

“Una normativa tanto attesa – ha aggiunto Musumeci – che dà protagonismo agli Enti locali, chiamati adesso a una stagione di rigenerazione urbana, nel rispetto assoluto dell’ambiente. Era, questa legge di riforma, uno degli obiettivi del mio governo e lo abbiamo realizzato, con una responsabile partecipazione dell’Ars. Mi si lasci ringraziare anche l’assessore al Territorio Toto Cordaro e la presidente della Commissione Ambiente Giusy Savarino per l’ottimo lavoro svolto”.

Tra i principi ispiratori e gli obiettivi del ddl, composto da 55 articoli, ci sono il consumo del suolo tendente a zero e la rigenerazione urbana, ovvero il recupero e il riutilizzo del dell’edilizia esistente, nell’ottica di una politica di qualità del paesaggio e dell’ambiente.

La riforma prevede anche l’introduzione del Ptr, il Piano territoriale regionale con valenza paesaggistica, uno strumento strategico che definisce le finalità generali, gli indirizzi e le scelte in materia di governo del territorio su scala regionale e che sovrintende alla pianificazione degli enti locali.

Prevista l’introduzione del Certificato verde, la rivalutazione del tessuto agricolo e l’introduzione dei principi di perequazione e compensazione.

Miccichè, legge voluta da tutta l’Ars

“La riforma sull’Urbanistica è stata voluta da tutto il Parlamento siciliano” ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, dopo l’approvazione del disegno di legge.

“È un’ulteriore dimostrazione – ha aggiunto – che l’Assemblea regionale siciliana sui grandi temi è in grado di trovare una grande compattezza. Va dato merito alla presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino e all’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, per avere accettato contributi migliorativi sia della maggioranza che dell’opposizione”.

“Sono stati necessari – ha concluso – quattro giorni di intenso lavoro per arrivare a questo risultato. L’ultima riforma del settore risale al presidente Piersanti Mattarella, ucciso anche per avere imposto nuove regole di pianificazione urbanistica. Per fortuna, i tempi sono cambiati e non credo ci sia alcun rischio nell’operare bene e serenamente”.

Barbagallo (Pd), si poteva far meglio

“Abbiamo lavorato con impegno e senso di responsabilità per trasformare la proposta di legge incompleta, scopiazzata ed a tratti fantasiosa presentata dal governo regionale nella riforma di cui la Sicilia ha bisogno per affrontare i temi strutturali e di sviluppo economico necessari alla ripartenza”.

Anthony Barbagallo, parlamentare regionale e segretario del Pd siciliano, non è invece soddisfatto: “Si poteva certamente far meglio soprattutto in tema di decentramento. E invece si è deciso di mortificare gli Enti locali a cui è stato notevolmente ridotto lo spazio decisionale in tema di pianificazione urbanistica”.

“Il Pd – ha aggiunto – ha dato un contributo determinante per eliminare alcune storture del testo originario, confusionario e inadeguato, grazie alla proposizione di decine di emendamenti, come la norma che prevede finalmente il recepimento in Sicilia del decreto sule fasce di rispetto o quello per lo snellimento delle procedure”.

“Una riforma – ha concluso – sulla quale non possiamo riporre grandi aspettative sia per i tempi necessari per la redazione del Piano Territoriale Regionale (Ptr) sia per l’acquisizione dei pareri, che potrebbero richiedere tempi lunghissimi con il conseguente blocco della pianificazione urbanistica a cascata”.

Cordaro, passa un’altra riforma

Soddisfatto anche l’assessore al Territorio, Toto Cordaro che ha sottolineato come un’altra riforma voluta dal governo Musumeci sia andata in porto.

“E questa – ha detto – ha un significato particolare perché arriva dopo ben 42 anni dall’ultima legge Urbanistica. Un ringraziamento va a tutto il Parlamento, oltre al che al dipartimento Urbanistica (e in particolare all’architetto Giovanni Grutta), con cui condividiamo questo straordinario risultato»

Savarino, riforma dedicata a Mattarella

“Sono orgogliosa del lavoro svolto, abbiamo modernizzato la legge fortemente voluta da Piersanti Mattarella, ma che purtroppo pose il primo tassello per la sua condanna a morte”.

Lo ha detto la presidente della Commissione Ambiente dell’Ars Giusi Savarino aggiungendo, “Con questa legge abbiamo onorato la sua memoria, proseguendo il cammino nella direzione che in maniera forte e dirompente ci indicò 42 anni fa, cambiando ora il punto di vista della Regione: non più estranea al contesto, gerarchica e autoritativa, ma vicina agli enti territoriali ed ai cittadini, diventando regista e coordinatrice di un lavoro sinergico e di collaborazione, pur mantenendo un potere sostitutivo a garanzia dei Siciliani contro eventuali Comuni inadempienti”.

“Questa legge – ha spiegato – crea una “governance multi-livello” che tramite la Conferenza di pianificazione e gli accordi di pianificazione e programma, favorisce la partecipazione di enti e cittadini ai processi decisionali, migliorandone la qualità e riducendo la burocrazia, quindi i tempi”.

La presidente della Commissione ha concluso con un ringraziamento a “tutti gli ordini professionali, le associazioni, i professionisti, le università che non abbiamo semplicemente ascoltato, ma anche coinvolto nella redazione del testo e che generosamente hanno dato il loro contributo, i colleghi per la costruttiva collaborazione, al netto delle logiche politiche di ruolo, e gli uffici per il prezioso lavoro di supporto giuridico e di coordinamento”

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