Al governatore Nello Musumeci, tornato in aula dopo che, un mese fa, l'abbandonò dopo un furibondo attacco al deputato di Italia Viva Luca Sammartino. Il presidente della Regione si è mantenuto calmo anche quano l'opposizione ha ricordato che è stato il suo governo a nominare Candela
Niente censura all’assessore al Lavoro Antonio Scavone per i ritardi nella cassa integrazione in deroga.
L’Assemblea regionale siciliana ha infatto respinto la mozione, presentata dal M5s con 25 voti a favore e 34 contrari.
Musumeci torna all’Ars, un mese fa andò via furioso
Proprio oggi il presidente della Regione Nello Musumeci era tornato a Palazzo dei Normanni proprio per la discussione sulla mozione di censura all’assessore Scavone.
L’ultima volta del Governatore davanti all’assemblea risaliva a quel 29 aprile quando Musumeci abbandonò l’aula furibondo dopo aver attaccato il deputato di Italia Viva Luca Sammartino “reo” di aver chiesto il voto segreto, peraltro previsto dal regolamento dell’Ars.
L’Assemblea poi approvò la manovra finanziaria senza il governatore in aula.
Il presidente Musumeci ha oggi seguito in silenzio gli interventi in aula dei parlamentari.
E anche quando qualche deputato d’opposizione ha ricordato in aula che a nominare i manager arrestati Antonio Candela e Fabio Damiani è stato il suo governo, Musumeci non ha fatto una piega.
M5s annuncia mozione sfiducia a Musumeci
Nessuna reazione neanche alle dichiarazioni del capogruppo pentastellato Giorgio Pasqua, il quale, intervenendo in aula sulla mozione di censura a Scavone, ha annunciato che il M5s si appresta a presentare all’Assemblea regionale siciliana una mozione di sfiducia a Musumeci.