Nell'inchiesta denominata "Freud" i Nas hanno posto ai domiciliari un dirigente medico psichiatra accusato di costringere i pazienti a recarsi nel suo studio privato. Sequestrati trentaduemila euro
I Nas dei carabinieri di Ragusa hanno posto agli arresti domiciliari uno psichiatra dipendente dell’Asp che, con la scusa del Covid, secondo l’accusa avrebbe costretto un paziente a recarsi nel suo studio privato, a pagamento, per essere sottoposto a visita, anziché riceverlo in struttura pubblica.
All’uomo, dirigente medico, accusato di concussione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale da ottobre 2018 a tutto il 2020, sono stati anche sequestrati trentaduemila euro.
Il professionista avrebbe consegnato numerose certificazioni medico legali su documentazione intestata all’Asp di Ragusa e materialmente redatte presso la struttura pubblica, ad altrettanti pazienti che aveva visitato nel suo studio privato.
“Non c’è nessuna indebita percezione di somme d’invalidità – dice il procuratore D’Anna – Le certificazioni erano rilasciate effettivamente a soggetti portatori di patologie. I reati contestati muovono dal fatto che ai pazienti veniva imposto di frequentare lo studio privato del professionista, a pagamento”.
I militari hanno seguito la stessa pista d’indagine che aveva portato il 20 febbraio del 2020 all’arresto di un altro medico, Giuseppe Iuvara, con l’accusa di corruzione , assieme alla figlia di una donna invalida e di una intermediatrice.
Dall’indagine emergerebbe una complicità tra i due professionisti.