Associazionismo e politica insieme per rilanciare le scuole paritarie - QdS

Associazionismo e politica insieme per rilanciare le scuole paritarie

redazione

Associazionismo e politica insieme per rilanciare le scuole paritarie

martedì 16 Giugno 2020

Si è tenuto il “web-pressing” parlamentare organizzato dalle 50 associazioni non profit dell’appello pro-paritarie (Comitato POLIS PRO PERSONA), da RICOSTRUIRE e dal FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI. Il webinar è nato da una serie di documenti sulla scuola pubblicati durante l’emergenza Covid-19 e realizzati dalle associazioni Agorà per la parità, dal Centro Studi Livatino, da RICOSTRUIRE, dal Family day e grazie all’appello delle 50 associazioni non profit per le scuole paritarie.

Un’iniziativa
molto apprezzata del mondo associativo cattolico, che dimostra di saper
dialogare con successo con piattaforme laiche, partita spontaneamente dopo
l’SOS lanciato dal settore scolastico: con l’attuale crisi e con l’esiguità
delle risorse stanziate dal Decreto Rilancio, il 30% delle scuole paritarie
potrebbe non riaprire a settembre. Il tam tam è stato “virale”, con oltre 2500 iscritti
al webinar e migliaia collegati in piattaforme facebook attrezzate per far
fronte alla domanda di partecipazione.

L’impegno
condiviso è stato quello di non discriminare le scuole pubbliche paritarie
, perché preservare il baluardo del
pluralismo scolastico in Italia non è tema della maggioranza o
dell’opposizione, ma della ‘Res publica’ in quanto tale. La risposta dei gruppi
parlamentari è stata davvero straordinaria e, secondo la proposta Gelmini,
condivisa da molti leader intervenuti, nei prossimi giorni se ne potrebbe
occupare direttamente la conferenza dei capigruppo
.

Il
presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in una lettera
alle associazioni ha spiegato che “oggi più che mai è necessario dimostrare che
scuola statale e scuola paritaria non sono l’una alternativa dell’altra, ma uno
strumento unico per un’offerta formativa sempre più ricca”.

“Non
riesco a capire come, su 55 miliardi messi a disposizione e investiti in
termini di spesa sul decreto-legge, non se ne siano trovati 400-500 milioni per
garantire la libertà e la parità per i nostri ragazzi” ha invece dichiarato il
deputato della Lega Giancarlo Giorgetti.

“Quella
per le paritarie è una grande battaglia di libertà, non è solo una questione
economica. Parliamo di 12mila scuole, di 160mila persone che ci lavorano e di 1
milione di studenti” ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza
Italia alla Camera dei Deputati, intervenendo all’incontro. “Forza Italia, con
i colleghi Aprea, Palmieri, Marin e con tutti i membri della Commissione
Cultura di Montecitorio, ha presentato emendamenti per un fondo straordinario
per le paritarie da 500 milioni, per prevedere la detraibilità delle rette
scolastiche, per più fondi agli alunni disabili delle paritarie” ha concluso.

Per
Maria Elena Boschi, capogruppo di IV alla Camera dei Deputati,
“l’impegno di Italia Viva è convinto da sempre sulle scuole paritarie e si è
tradotto in emendamenti sottoscritti anche con le opposizioni. Chiediamo che
sia destinata alle paritarie anche una parte importante degli 800 milioni che
sono nella diretta disponibilità dei gruppi parlamentari”.

Per
Stefano Lepri, delegato di Graziano Del Rio (Pd), la questione paritarie
non va affrontata in una logica maggioranza/opposizione e le proposte del mondo
associativo devono essere considerate dal Parlamento in quanto tale.

“Il
settore delle paritarie è fondamentale per il nostro sistema di istruzione – ha
affermato la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani – e includeremo i
rappresentanti delle scuole paritarie nei tavoli regionali che verranno
attivati nei prossimi giorni. Bisogna sostenere le paritarie per riavviare in
piena sicurezza e in presenza l’anno scolastico che ci aspetta. Il sostegno a
queste realtà è doveroso per garantire il diritto all’istruzione”.

Per
la vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera, Paola
Frassinetti
(Fratelli d’Italia), occorre “combattere a difesa della libertà
educativa e scongiurare in ogni modo che le scuole paritarie possano chiudere.
Fratelli d’Italia ha presentato numerosi emendamenti, prima al decreto Cura
Italia e poi al decreto Scuola, a difesa di questo comparto ma sono stati tutti
bocciati. Li abbiamo ripresentati al decreto Rilancio”. Ma anche Stefano
Fassina
(LEU) ha auspicato che il Parlamento si ponga in una prospettiva di
riparazione dei danni subiti, senza frapporre ulteriori condizioni.

Piero
Fassino
 (Pd) ha
coraggiosamente proposto di “raddoppiare gli stanziamenti attuali e allargare
la cassa integrazione fino ad agosto per tutti gli insegnanti delle scuole
paritarie”, ribadendo la necessità di “garantire il pluralismo educativo, anche
attraverso la giusta immissione di risorse”, mentre Tiziana Drago
(5Stelle) ha suggerito di utilizzare con maggiore decisione lo strumento del
credito d’imposta.

Per
una volta la libertà di educazione – ben sintetizzata dall’intervento della
senatrice Udc Paola Binetti – è sembrata un “diritto” capace di
mobilitare società civile e politica all’unisono.

“Tutti
i rappresentanti politici hanno preso l’impegno di uno stanziamento molto più
importante nel decreto Rilancio per le scuole pubbliche paritarie. Si è puntato
ad ottenere almeno 300 milioni per le paritarie dell’infanzia e almeno il
credito di imposta per le rette per le paritarie del ciclo primario e
secondario, oltre che un incremento significativo dei relativi fondi stanziato
in decreto Rilancio, che non può certo disporre misure sanitarie per contenere
il contagio fra gli studenti solo se frequentano scuole statali” ha spiegato Domenico
Menorello
, fra i promotori dell’iniziativa.

All’incontro
hanno preso parte anche Luigi Morgano (FISM – Agorà per la parità), Suor
Monia Alfieri
(USMI), Stefano Parisi (RICOSTRUIRE), Gigi De Palo
(Forum Famiglie), Alfredo Mantovano (Centro Studi Livatino), Massimo
Gandolfini
(Family Day).

Intanto,
per giovedì 18 giugno, alle ore 14,30, alcune associazioni hanno
“lanciato” un flash mob in piazza Montecitorio.

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