Astrazeneca e trombosi, la Regione sa, ora sappiano i siciliani - QdS

Astrazeneca e trombosi, la Regione sa, ora sappiano i siciliani

Luigi Ansaloni

Astrazeneca e trombosi, la Regione sa, ora sappiano i siciliani

martedì 30 Marzo 2021

Una circolare con oggetto che non lascia spazio ad interpretazioni la Regione Sicilia avverte le aziende sanitarie, l’ordine dei medici e i responsabili della Farmacovigilanza

“Nota sul vaccino AstraZeneca: rischio di trombocitopenia e disturbi alla coagulazione”.

E’ il 26 marzo, quindi solo 4 giorni fa, e con una circolare con oggetto che non lascia spazio ad interpretazioni la Regione Sicilia avverte le aziende sanitarie, l’ordine dei medici e i responsabili della Farmacovigilanza che l’Ema (l’agenzia del farmaco) ha inviato una nota per “informare gli operatori sanitari in merito al rischio di sviluppare trombocitopenia e disturbi alla coagulazione dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca”.

Non si parla di percentuali o di altro, ma è chiaro come, nero su bianco un problema c’è.

Non solo per lo stop imposto dall’intera Unione Europea ma perchè, come purtroppo abbiamo visto, in Sicilia c’è più di un caso, qualcuno di troppo, e quello che qualcuno chiama “coincidenze” si stanno accumulando.

Emerge dalla valutazione, comunque, che “i benefici superano i rischi nonostante il possibile collegamento, molto raro, di trombi  dovuto ad un livello basso di piastrine”.

Si raccomanda di “tenere d’occhio certi sintomi” e di “segnalare ulteriori nuovi casi”.

La Regione, chiede, inoltre, di informare di tutto questo i cittadini. E’ passato poco tempo dalla circolare e ovviamente da giorni ormai si parla di questi rischi, ma è giusto che i siciliani siano adeguatamente informato con una campagna ad hoc.

LA NOTA DEL MINISTERO

Già nei giorni prima il ministero della Salute aveva trasmesso l’aggiornamento del modulo di consenso alla vaccinazione Covid-19 predisposto da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e l’aggiornamento delle note informative relative ai vaccini Covid-19 Astrazeneca, Moderna e Comirnaty Biontech/Pfizer, predisposte dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa.

Il ministero, si legge nella circolare, “conferma che la manifestazione di consenso sottoscritto in occasione della somministrazione della prima dose del vaccino Covid-19 è valida per tutto il ciclo vaccinale e, in occasione della somministrazione della seconda dose, resta necessaria una verifica da parte del personale sanitario preposto alla vaccinazione in merito ad eventuali modificazioni dello stato di salute e/o di patologia intercorse dopo la somministrazione della prima dose”.

I SINTOMI

Rispetto ad AstraZeneca, nel consenso informato sono aggiunte le informazioni relative agli ultimi eventi e si legge che “in seguito alla somministrazione del Vaccino COVID-19 AstraZeneca è stata osservata molto raramente una combinazione di coaguli di sangue e livelli bassi di piastrine, in alcuni casi con la presenza di sanguinamento. In alcuni casi gravi si sono manifestati coaguli di sangue in posizioni diverse o insolite come pure coagulazione o sanguinamento eccessivi in tutto il corpo.

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