Banca Agricola Popolare di Ragusa, il CdA approva il Bilancio 2020 - QdS

Banca Agricola Popolare di Ragusa, il CdA approva il Bilancio 2020

Banca Agricola Popolare di Ragusa, il CdA approva il Bilancio 2020

sabato 27 Febbraio 2021

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Agricola Popolare di Ragusa, presieduto dal Dott. Arturo Schininà, ha approvato in data odierna il Progetto di Bilancio relativo all’anno 2020, su proposta del Direttore Generale, Dott. Saverio Continella.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dr. Arturo Schininà ha commentato: “La Banca si è dimostrata in grado non solo di saper resistere alle difficoltà di un anno caratterizzato dall’incertezza legata alla pandemia e dalla certezza di una crisi economica senza precedenti, ma di potersi presentare sul mercato e di fronte ai Soci più forte, in grado di sostenere famiglie e imprese per continuare a guardare con fiducia al domani. Infatti, i dati dell’esercizio 2020 presentano risultati in eccezionale miglioramento sotto l’aspetto patrimoniale, con l’ulteriore aumento degli indicatori di solidità, che pongono il Gruppo ai vertici del sistema bancario. Questi dati ci consentiranno di proporre all’Assemblea un dividendo per azione pari a € 0,06, che è il massimo erogabile da subito, nel rispetto delle Raccomandazioni pervenute a tutte le Banche dalle Autorità di Vigilanza. Proporremo altresì all’Assemblea di erogare, sempre nel rispetto delle norme imposte dalla Vigilanza e quindi dopo il 30 settembre 2021, l’erogazione di ulteriori € 0,06 per azione. La via da percorrere può sembrare difficile ed irta di difficoltà. Ma noi la perseguiremo con impegno e passione, tenendo sempre fede ai principi che ci hanno sorretto per 132 anni di storia, nella consapevolezza che abbiamo tutti i mezzi per ricoprire il ruolo di banca di riferimento per tutto il territorio siciliano”.
Il Direttore Generale, dr. Saverio Continella, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato con grande impegno sul modello di business, coerente con la nostra missione di banca di prossimità, adattandolo con dinamismo al nuovo contesto che la crisi economica ha segnato, effettuando scelte importanti per porre le basi per una solida redditività negli anni futuri. Tutti gli indicatori patrimoniali sono in crescita: l’incremento dei finanziamenti testimonia l’attenzione alle famiglie ed alle imprese in un anno di crisi eccezionale; la crescita della raccolta, sia diretta che gestita, è un atto di fiducia, che ci ripaga degli sforzi fatti per accrescere la nostra solidità e professionalità, a garanzia degli investimenti dei nostri clienti. Ritengo poi possa definirsi davvero importante il percorso fatto dalla Banca, in questo mio primo biennio di lavoro, nel miglioramento della qualità degli attivi: l’NPL ratio lordo è passato dal 21% del 2018 al 9% del 2020, con sofferenze coperte al 74% ed UTP al 40%, con contestuale incremento del CET 1 Fully Loaded, salito dal 20% al 24%. Questo percorso è stato perseguito anche guardando al futuro, sostenendo costi ingenti per finanziare gli investimenti per la digitalizzazione ed il piano di esodo del personale. Voglio infine ringraziare, da ultimi ma non per ultimi, le donne e gli uomini della nostra azienda, che in un contesto così difficile hanno consentito il raggiungimento di risultati tanto importanti; ciascuno, con atteggiamento costruttivo, sta lavorando alla Banca di domani, più agile, più digitale, più vicina ai clienti, capace di dare effettivo valore aggiunto alla prossimità al territorio, l’elemento in più che ci contraddistingue.”

Situazione Patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2020
Si espongono di seguito i principali risultati della Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Al 31 dicembre 2020 i crediti verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, evidenziano una consistenza pari a € 3.460,2 mln., in aumento di complessivi € 124,2 mln. (+3,7%.) rispetto al valore dello scorso esercizio.
La componente dei finanziamenti, al 31 dicembre 2020, risulta pari a € 2.922,2 mln. registrando un incremento complessivo di € 26,4 mln. Se si ha riguardo alla riduzione dei crediti deteriorati netti dovuta alla cessione di un portafoglio netto di Npl (Sofferenze e UTP) per 40,8 mln, l’incremento dell’aggregato è pari a 67,2 milioni.
Relativamente alla componente dei finanziamenti in bonis, si registra un complessivo aumento di € 99,4 mln. (+3,7%) rispetto al precedente esercizio. Con riferimento all’Emergenza Covid 19, sono stati effettuati immediati interventi per i Soci, ai quali sono stati concesse sospensioni su finanziamenti per complessivi € 63,3 mln. Sono state concesse, a beneficio di tutta la clientela, ulteriori moratorie su finanziamenti per complessivi € 639,9 mln attraverso le misure legislative, l’adesione agli Accordi Abi e le iniziative di natura volontaria. Erogati inoltre € 279,2 mln di nuovi finanziamenti garantiti dallo Stato.
A riprova della prudente attività di valutazione dei crediti deteriorati operata nel corso dell’esercizio, i rapporti di copertura, al netto degli interessi di mora, sono:
– per i crediti in sofferenza, 73,8% (63,9% nel 2019) per un valore netto di bilancio di 13,75 mln. di euro;
– per le inadempienze probabili, 40,1% (36,7% nel 2019) per un valore netto di bilancio di 125,42 mln. di euro;
– per le esposizioni scadute deteriorate, 21,3% (23,1% nel 2019) per un valore netto di bilancio di 11,57 mln .di euro;
– per i crediti in bonis e scaduti non deteriorati, 0,7% (0,6% nel 2019), valore netto di bilancio 2.771,53 mln. di euro.
I rapporti di copertura, includendo gli interessi di mora svalutati integralmente, sono:
– per i crediti in sofferenza, 81,2% (72,3% nel 2019);
– per le inadempienze probabili, 41,1% (37,5% nel 2019);
– per le esposizioni scadute deteriorate, 21,7% (23,3% nel 2019);
– per i crediti in bonis e scaduti non deteriorati, 0,7% (0,6% nel 2019).
Il comparto della raccolta diretta con la clientela retail, sulle forme tecniche tradizionali (depositi a risparmio, conti correnti, time deposit, obbligazioni ed altri debiti per leasing) ammonta a € 3.684,7 mln. e mostra una crescita pari ad € 139,3 mln. (+3,9%) rispetto al 2019.
La raccolta indiretta ammonta a € 1.014,4 mln., in crescita rispetto al precedente esercizio di € 92,3 mln. (+10,0%).
La raccolta complessiva (diretta e indiretta clientela), pari a € 4.695,3 mln, in crescita del 5,2% rispetto al precedente esercizio, risulta composta per il 78,4% da raccolta diretta e per il 21,6% da raccolta indiretta.
Il Margine di intermediazione è pari a € 144,8 mln (+1,5% rispetto al 2019), anche grazie ai lusinghieri risultati ottenuti con la gestione delle attività finanziarie, che confermano la positività della redditività caratteristica del Gruppo.

Le rettifiche di valore sul portafoglio impieghi sono pari a € 30,3 mln (-1,8% rispetto al 2019), nella necessità di mantenere un profilo prudente e conservativo a fronte del rischio di credito.
Il Risultato netto della gestione finanziaria è pari a € 113,6 mln (+2,6% rispetto al 2019).
I Costi operativi, pari a € 107,6 mln (+11,4% rispetto al 2019) sono gravati da componenti non ricorrenti e straordinarie (Piano di esodo del personale e altri costi aggiuntivi e straordinari legati alla gestione della crisi pandemica).
Anche nel corso del 2020 sono state richieste dagli organismi di prevenzione e gestione delle crisi bancarie le contribuzioni economiche annuali ordinarie e straordinarie. Il complessivo apporto di risorse economiche, tra interventi ordinari e straordinari richiesti ammonta, in totale, a € 4,355 mln.
L’Utile netto di Gruppo risulta pari a € 2,9 mln (-69,9% rispetto al 2019).
L’Utile netto di Gruppo “normalizzato” (al netto delle componenti non ricorrenti e straordinarie) è pari a € 12,7 mln (+33,0% rispetto al 2019), a garanzia della solidità patrimoniale e della redditività per il prossimo futuro.
Gli indici quantitativi e qualitativi di patrimonializzazione restano sensibilmente al di sopra degli standard richiesti, consentendo alla Banca di essere pienamente conforme alle regole prudenziali:
• il Common Equity Tier 1 phase-in (che nel caso della Banca coincide con il Total Capital Ratio) è pari al 28,0% (26,1% al 2019) a fronte di un minimo obbligatorio del 7%;
• il Common Equity Tier 1 fully loaded ammonta al 24,0% (21,8% al 2019).
Il patrimonio netto contabile è pari a € 552,6 mln. Alla data di chiusura dell’esercizio la Banca detiene in portafoglio azioni di propria emissione riacquistate per un controvalore complessivo di 17,4 mln.
Il Texas Ratio è pari al 23,9% rispetto al 34,6% di fine 2019.
LCR Ratio pari al 245% (134% nel 2019), € 1.218 mln di Attività Prontamente liquidabili.

Confermata la capacità del Gruppo di fronteggiare un contesto economico eccezionalmente avverso, mantenendo la necessaria attenzione al panorama futuro, caratterizzato ancora da profonda incertezza.

A valle delle interlocuzioni avute con l’Organo di Vigilanza in conformità alle recenti Raccomandazioni pervenute dall’Autorità di Vigilanza a dicembre 2020, è previsto un dividendo di € 0,06 per azione, in distribuzione ad aprile 2021. Previsto un ulteriore dividendo di € 0,06 per azione, da erogarsi dopo il 30 settembre 2021, sempre nel rispetto delle Raccomandazioni oggi vigenti.

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