Fabrizio De Andrè ci avrebbe scritto una della sue immortali canzoni, che spesso descrivevano meglio di qualsiasi altra cosa l’orrore e la vergogna.
Solo parole di questo tipo possono rendere un’idea, non certamente esaustiva, dello sdegno che si prova a vedere quasi settecento bare nel deposito del cimitero dei “Rotoli” a Palermo, in attesa di sepoltura.
Settecento uomini, donne e bambini, con le loro storie, in attesa che qualcosa cambi e che si riesce a dare dignità a loro e alle famiglie, costrette a piangere i propri cari in condizioni dove anche la pietà si sforza a non cedere al rancore. Una “Spoon River”, con le foto dei defunti attaccati alle bare alla meno peggio che vorrebbero parlare.
E la situazione potrebbe persino peggiorare: se qualcosa non cambia, infatti, le bare in deposito, da qui a fine anno, potrebbero diventare 4000.
I sei tecnici che l’Asp ha inviato per l’ispezione in questi giorni in cui i Rotoli sono vietati alle visite per effetto della zona rossa in cui siamo confinati per la pandemia, hanno trovato una situazione agghiacciante.
Rilevati bagni e spogliatoi fuori norma, gravi carenze igienico-sanitarie, oltre ovviamente alle bare “fuori posto”.I tecnici hanno redatto un verbale di sopralluogo fornendo alcune prescrizioni che devono essere accolte e messe in pratica.
“Meno di quindici giorni fa il sindaco Orlando è stato convocato in consiglio comunale per relazionare sull’emergenza del cimitero dei Rotoli. Si è trattato di una relazione inconcludente e deludente, in cui il sindaco però aveva lasciato intendere di avere un asso nella manica, ossia un numero notevole di loculi disponibili presso uno dei cimiteri privati di Palermo, quello di S. Orsola – dichiara il capogruppo della Lega Igor Gelarda – Facendo intendere che i posti che si sarebbero potuti recuperare potevano arrivare fino a 5 mila, che sarebbero stati un vero toccasana per la città. Ieri l’ultimo atto con il no definitivo, per una questione legata al prezzo delle sepolture, dell’Ente Santo Spirito proprietario del Cimitero, che quindi non fornirà nessun loculo alla città”
Temiamo come già detto, che rischiamo di avere fino a 4 mila bare a deposito di qui a fine anno, perché non sembrano esserci altre soluzioni, che andavano cercate 5, forse 10 anni fa. Può essere la Waterloo di chi ha gestito, e male, Palermo negli ultimi anni”