Politica

Beni culturali senza assessore, “Musumeci si dia una mossa”

PALERMO – I deputati grillini della commissione Cultura all’Assemblea regionale siciliana sollecitano il governatore Nello Musumeci sulla nomina dell’assessore regionale ai Beni culturali. La carica infatti è vacante da circa un anno.

“Il Presidente della Regione deve guardare agli interessi della Sicilia, non ai precari equilibri della sua fragile giunta, i nostri monumenti non possono aspettare – hanno detto i Cinquestelle – Musumeci si dia una mossa, risponda ai siciliani, non ai suoi partiti”.

Secondo i rappresentanti del Movimento Cinquestelle, il non aver colmato il vuoto lasciato dall’assessore Sebastiano Tusa ha determinato una crisi in un settore chiave dell’economia siciliana. “Quasi un anno è trascorso e la Sicilia è rimasta priva di un assessore regionale ai Beni culturali – scrivono in una nota Ketty Damante, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola e Roberta Schillaci -. Un vuoto che evidentemente il Presidente Musumeci non ha ritenuto di dover colmare. Prendendosi così una enorme responsabilità: quella di abbandonare di fatto l’intero settore del turismo culturale nell’isola. Ogni giorno che passa è un giorno sprecato”.

Come si ricorderà, il 10 marzo dello scorso anno l’assessore Sebastiano Tusa è scomparso in un tragico incidente aereo dell’Ethiopian Airlines.

“I cittadini ancora aspettano un degno sostituto per quello che dovrebbe essere un settore strategico – sottolineano i deputati regionali – Sulla valorizzazione dei beni culturali si potrebbe fondare un’economia turistica formidabile. Se solo ci fossero pianificazione e gestione. Se solo ci fosse una guida”.

“La Sicilia – ricordano i deputati M5s – è la regione italiana che possiede più beni artistici e culturali riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, sette siti sui 51 nazionali. La Sicilia conta oltre cento siti di interesse culturale, più di un quarto (il 26 per cento) di quelli del Paese. La Sicilia e i siciliani potrebbero vivere solo di queste risorse che il mondo ci invidia. Invece, come se fosse una questione marginale, il presidente Musumeci lascia scoperto l’assessorato, tenendo per sé un compito gravoso che non può esercitare, preso dalle altre incombenze del governo. Quali misteri si nascondono – forse un difficile accordo sulle poltrone – su questa mancata nomina e quanto altro tempo dovrà passare?”.

Questo quanto afferma il Movimento Cinquestelle, ma voci di corridoio fanno ventilare la possibilità di un mini rimpasto di giunta, da realizzare proprio in questo 2020 per rafforzare la maggioranza, alla luce anche dell’ingresso del partito della Lega all’Ars. Il ritardo nella nomina di questa importante poltrona potrebbe essere una manovra studiata per aggiustare il tiro e sistemare gli equilibri tra i partiti presenti a Palazzo dei Normanni. Inoltre i centristi con il partito del Popolo Italiano, sbarcheranno anche in Sicilia e lo faranno il prossimo primo febbraio in occasione del 101mo anniversario della fondazione del Partito Popolare Italiano e potrebbero verificarsi altre modifiche tra i gruppi politici dell’Ars.