Braccianti pagati 3,80 € l’ora, arrestati tre imprenditori - QdS

Braccianti pagati 3,80 € l’ora, arrestati tre imprenditori

redazione

Braccianti pagati 3,80 € l’ora, arrestati tre imprenditori

martedì 11 Agosto 2020

Tre imprenditori, proprietari di una azienda agricola a conduzione familiare, sono stati arrestati dai carabinieri a Spinazzola, in provincia di Barletta-Andria-Trani con l’accusa di sfruttamento del lavoro (caporalato) ed altri illeciti nella normativa di settore.

L’azienda è stata individuata dai militari nel corso di servizi di osservazione, effettuati con l’ausilio di droni nelle campagne della cittadina pugliese dove, fin dalle prime luci dell’alba, si registra un intenso via vai di braccianti. Questi ultimi, a bordo di mezzi di fortuna, raggiungono i campi o le serre per la raccolta dei prodotti.

I militari, per verificare il rispetto delle norme a tutela dei lavoratori, hanno deciso di controllare l’attività di impresa, nella quale, al momento del loro arrivo, erano occupati una decina di lavoratori fra italiani ed africani.

Nel corso degli accertamenti sono emerse condizioni di sfruttamento, cui erano sottoposti i braccianti, in particolar modo per quanto riguarda la paga decisamente al di sotto degli standard: difatti lavoravano 9 ore al giorno, con una paga oraria di 3,80 euro invece dei 9,60 previsti dal Contratto collettivo nazionale.

Per nascondere la sproporzione fra gli orari e i salari, veniva alterato il Libro unico del Lavoro, facendo figurare esclusivamente 15 giornate al posto delle 30 effettivamente prestate ogni mese.

I lavoratori venivano reclutati fra coloro che avevano maggiore bisogno, oppure con permesso di soggiorno in attesa di scadenza. Per questo erano costretti ad accettare condizioni anche ai limiti pur di guadagnare denaro da inviare nei paesi di origine: alcuni di essi infatti, erano alloggiati in un locale di 20 metri quadrati, sprovvisto di corrente elettrica e servizi igienici, giudicato privo dei requisiti di abitabilità dal personale dell’Asl intervenuto, mentre le prestazioni venivano monitorare con un sistema di telecamere installate dai datori di lavoro.

Sono stati arrestati in flagranza di reato R.F.L., 49 anni, R.M., 58, e R.N. 49, amministratori e legali rappresentati dell’azienda controllata, mentre il totale delle sanzioni amministrative e ammende contestate è uguale a 73.000 euro. Ora si trovano agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità giudiziaria di Trani.

I carabinieri del Comando Provinciale di Bari e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, da diversi giorni sono impegnati sul territorio della provincia di Bari con una task force dedicata al contrasto del fenomeno della intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro.

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