Il bilancio della giornata di ieri della serie A di calcio parla di Milan e Napoli che vincono ancora e restano saldamente in testa alla classifica.
Un gol di Zielinski confeziona tre punti preziosi ma complicati per i partenopei che vincono in casa di una Salernitana rigenerata da Colantuono.
Il Milan vince 2-1 in casa della Roma grazie ai gol di Ibrahimovic e Kessiè su rigore. Di El Shaarawy nel finale il gol dei giallorossi che non riescono a sfruttare la superiorità numerica dopo l’espulsione a metà ripresa di Theo Hernandez.
I partenopei, alla decima vittorie in 11 gare, guadagnano punti su Atalanta, Lazio e Juventus, che adotta un rimedio anticrisi tornato di moda quest’anno, il ritiro, e ringraziano Spalletti che ha la felice intuizione di far entrare Petagna per ridurre i danni dell’assenza di Osimhen.
L’Inter si mantiene vigile al terzo posto regolando l’Udinese con una doppietta di Correa, la seconda dopo quella di Verona per il luogotenente di Inzaghi. E’ il miglior modo per cominciare una settimana decisiva con la trasferta Champions con lo Sheriff e il derby.
Aumenta il vantaggio sulle inseguitrici perché Atalanta e Lazio si elidono, con un pari che stavolta sta stretto ai romani, mentre scivola restando ai “vergognosi” 15 punti, secondo il pensiero di Allegri, una Juve mai così deludente e priva di gioco. I bianconeri vengono staccati dalla Fiorentina che strapazza lo Spezia con una tripletta di Vlahovic.
Giornata di gloria, quella di ieri, anche per l’Empoli che si aggiunge al gruppo della Juve ribaltando la gara in casa del Sassuolo.
Il Genoa domina ma non supera il Venezia e ora la zona retrocessione riguarda sei squadre: oltre a loro anche Samp, Spezia, Salernitana e Cagliari. Per Ballardini e Thiago Motta la panchina continua ad essere a rischio.
Derby più complicato del previsto per il Napoli che a Salerno gira a vuoto per quasi un’ora. Ma la rosa è ricca e Spalletti fa entrare Elmas e Petagna, che diventano subito decisivi nell’azione del gol di Zielinski. Colantuono dopo il successo di Venezia si ritrova una squadra più convinta ma l’inesperienza fa un brutto scherzo a Kastanos che scalcia maldestramente a centrocampo Anguissa e viene espulso. Ma la Salernitana non demorde: Ribery inventa un assist per Simy che viene tirato per la maglia da Koulibaly, che si prende il rosso. E nel finale i padroni di casa cercano invano il pari.
Una doppietta in 8′ del suo pupillo Correa consente a Inzaghi di mantenersi in scia di Napoli e Milan e di allontanare le avversarie Champions.
L’Udinese si oppone con prefessionalità, ma il nerbo nerazzurro prevale. Come al solito è il trascinatore Barella a dettare la linea con il record per un centrocampista di sette tiri in un tempo. Improvvisamente si sveglia Correa e realizza una doppietta (con un’azione in solitaria e un’incursione in area) che risolve la partita e lancia l’Inter che ha ormai dimenticato il pari subito in rimonta dalla Juve. Stavolta il rigore non l’ha lasciato a nessuno.
Dusan Vlahovic convive con la comprensibile rabbia dei tifosi viola che lo vedranno scomparire all’orizzonte. Ci pensa lui a spazzare via lo Spezia: dopo il rigore realizza altri due gol che lanciano la squadra in zona Europa. Italiano non si fa condizionare dal suo passato spezzino.
La Fiorentina gioca armonicamente al servizio del suo attaccante e i risultati arrivano copiosi: un tacco di Saponara e un assist di Callejon consentono a Vlahovic di far spiccare il volo alla Fiorentina. Lo Spezia è di un rango inferiore, Thiago Motta è sempre in bilico e lotterà per la salvezza anche con Genoa e Venezia che si annullano a vicenda e si dividono un punto che sta molto stretto ai rossoblù.
Venezia remissivo e che si limita a contenere.
Il Genoa perde Destro, Ballardini è lieto per il dominio di campo, ma la sua posizione non è salda da tempo. Con la quarta vittoria in trasferta su cinque gare l’Empoli certifica il suo cambiamento di obiettivi: la salvezza sembra in cassaforte e la squadra di Andreazzoli è matura per un alto centroclassifica. Dionisi crede di poter regolare la sua ex squadra: il Sassuolo infatti va in vantaggio su un autogol innescato da una conclusione di Traoré poi si mangia il raddoppio e abbassa un po’ la guardia. Errore fatale con questo Empoli indomabile che arpiona il pari con un rigore di Pinamonti (dopo il cucchiaio di Salerno una forte conclusione centrale), poi nel recupero una zampata di Zukowski timbra il sorpasso nel risultato e in classifica.
(ANSA).