Caltagirone, intervista al neo sindaco Fabio Roccuzzo - QdS

Caltagirone, intervista al neo sindaco Fabio Roccuzzo

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Caltagirone, intervista al neo sindaco Fabio Roccuzzo

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sabato 23 Ottobre 2021

Roccuzzo, neo-sindaco di Caltagirone: “Sarò il sindaco di tutti. Ripartiremo dalla rivalorizzazione della ceramica”

Intervistato in esclusiva per
Qds.it, Fabio Roccuzzo, neo –sindaco
di Caltagirone ha spiegato cosa l’ha spinto a candidarsi, l’emozione dopo
essere stato eletto e la situazione di quelli che saranno i progetti imminenti.

Dott.Roccuzzo, che emozione
è stata aver appreso qualche giorno fa di essere il nuovo sindaco della sua
città?

“E’ stata un’emozione
straordinaria. Per chi ama la politica fare il sindaco della propria città
credo sia la cosa più esaltante. Tutto questo accompagnato da un affetto
calorosissimo della città e da un risultato elettorale incredibile fa un
bell’effetto. Adesso inizierò subito a mettermi a lavoro. Chiamatemi Fabio è lo slogan che ho scelto durante tutta la campagna
elettorale e che mi accompagnerà nel mio mandato di sindaco in questi cinque
anni. La mia è una famiglia molto umile, mi sento molto figlio del popolo e
voglio mantenere questo tratto distintivo. Vorrò continuare a fare il sindaco
in una dimensione di normalità, chiacchierando tra gli amici e prendendo un
caffè al bar. Ero e rimango e Fabio.”

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

“Quello che mi ha spinto a
candidarmi è un profondo amore per la mia città. Mi sento immedesimato con
Caltagirone. Inoltre, un altro aspetto importante, è stato il bisogno autentico
che migliaia di persone mi hanno manifestato per cambiare questa città e restituire
fiducia. Dare nuovamente a questa città che è patrimonio Unesco  un’idea di bellezza che è stata persa negli
ultimi e che bisognerà assolutamente recuperare. Ho sempre fatto politica, sono
un progettista europeo e dirigo una rete europea di sindaci. L’idea di poter
trasferire alla mia città le cose che abitualmente faccio per gli altri sindaci
italiani era una sfida bella che ho fatto convintamente. Ci sono adesso tutte
le condizioni per lavorare con una squadra giovane formata da uomini e donne
animati di buona volontà e che vogliono davvero cambiare Caltagirone.”

Il vostro è un territorio in continua evoluzione. Da sempre
l’artigianato la fa da padrone, ma negli ultimi anni anche il turismo ha
sviluppato una notevole crescita. Quali sono i punti del suo programma ed i
progetti più imminenti che intende avviare?

“Faremo della ceramica l’elemento
trainante della proposta turistica e culturale della nostra città insieme al
barocco del Val di Noto che è l’elemento che connatura il patrimonio Unesco
della città di Caltagirone. Non è un caso che per la prima volta, io darò una
deroga ad una persona che non sarà soltanto l’assessore alla cultura ed ai beni
culturali, ma anche all’identità
ceramica
, proprio per tracciare un segno distintivo di una città che anche
da un punto di vista istituzionale inizi a pensare alla ceramica come volano in
grado di creare sviluppo, nuova occupazione, ma anche di promuovere un
territorio con una storia millenaria legata alla ceramica.

I primi interventi saranno realizzati
in vista del Natale, dove ci auguriamo di avere un numero adeguato di turisti e
visitatori, con condizioni di accoglienza dignitose. Faremo alcuni interventi
di bonifiche nelle aree della città che oggi sono luogo di abbandono di rifiuti,
riapriremo il museo civico e rimetteremo in piedi una rete del mondo
associazionistico del volontariato chiedendo loro una mano nell’organizzare un
Natale che sia all’altezza del compito. Inoltre, dovremmo da subito pianificare
interventi sul piano economico-contabile, perché eredito un comune strutturalmente
deficitario e che quindi ha bisogno di interventi urgenti.”

Infine ,cosa si sente di poter dire ai suoi concittadini? Sia ai suoi
elettori ma anche a chi non l’ha fatto..

“Sento di poter affermare di essere
il sindaco di tutti. Di chi mi ha votato e di chi non l’ha fatto. In verità
tanti elettori di centro-destra hanno scelto me come candidato sindaco pur
votando come candidati comunali elementi di centro-destra. Sapere di essere
eletto sindaco da una parte del mondo del centro-sinistra e da un insieme di
liste civiche, ma avere l’appoggio anche da parte di coalizioni opposte è un
motivo di orgoglio. Da oggi, però, dopo essere stato proclamato sindaco, sarò il sindaco di tutti. Il tema
adesso non sarà più lo scontro politico ma al contrario il governo della città
e la risposta da dare ai legittimi bisogni dei cittadini.”

Antonio Licitra

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