CALTANISSETTA – Il presidio Maddalena Raimondi di San Cataldo diventi centro Covid.
A chiederlo il sindaco Roberto Gambino in un documento in cui fa il punto sulla sanità pubblica.
Il primo cittadino chiede che si proceda con somma urgenza ai lavori di messa in sicurezza ed allo spostamento delle terapie intensive.
È solo una delle tante proposte scritte nere su bianco dal Sindaco per non farsi trovare impreparati nel caso di ripresenti una nuova emergenza e tutelare la salute dei nisseni.
“L’emergenza Covid 19 – afferma Roberto Gambino – sia da monito per gli errori del passato e dia slancio ad un riassetto della rete sanitaria della Provincia: no a pericolosi passi indietro. Errare è umano, perseverare è diabolico”.
“I tagli indiscriminati degli anni precedenti – prosegue – hanno messo a nudo lo stato in cui versa la nostra sanità, in special modo in presenza di una pandemia: riduzione dei posti letto, tagli delle rianimazioni, corsa alla rimodulazione dei reparti, rischi legati alla prossimità dei reparti covid con le degenze ordinarie. I virologi ci dicono che abbiamo quattro mesi prima che si ripresentino i contagi e non possiamo assistere a continue querelle sulla destinazione del Dubini, le cui polemiche in questa fase risultano stucchevoli e la cui ristrutturazione prevede dei lavori per anni. Si stabilisca quale sarà la sua destinazione d’uso e si proceda in tal senso ma vi sono oggi altre priorità ed urgenze. Innanzi tutto, non possiamo in alcun modo accettare il ridimensionamento dell’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale ed assistere al continuo ed inesorabile declino dell’offerta territoriale”.
Il primo cittadino chiede che venga immediatamente riaperta la Rsa e la riabilitazione in modo che gli utenti possano avere diritto alle prestazioni. Gambino chiede che la Rsa non sia più centro covid con la consequenziale requisizione dell’albergo del Cefpas per garantire l’assistenza alberghiera ed ospedaliera ai positivi.
Tra gli spunti di riflessione proposti da Gambino e che a breve potrebbero essere discussi con l’assessore Regionale alla Sanità la richiesta che il Sant’Elia sia sgravato dall’emergenza Covid, riprenda a pieno regime e si riattivi la procedura per il Trauma Center e per l’aumento delle Unità operative complesse.
“Tutte le forze politiche – afferma il Sindaco – si impegnino in tal senso. Caltanissetta è in posizione centrale ma puntualmente viene scippata delle funzioni che le competono, è Dea di secondo livello ma necessità di un incremento delle figure di Emergenza Urgenza”.
“La rete territoriale di assistenza – aggiunge – stenta a decollare. La sfida si vince sul territorio, abbattendo le liste di attesa, con l’assistenza domiciliare e con l’edilizia sanitaria: quest’ultima è sicuramente insufficiente a garantire visite dignitose ai pazienti ed il Comune è pronto a fare la sua parte. Si creino tre grandi Poliambulatori con strumenti di diagnostica ed in ospedale ci si andrà solo per le emergenze e non si ingolferà il Pronto Soccorso. A tal proposito, le linee guida nazionali sull’emergenza Covid 19 parlano di 3 t: testare, tracciare e trattare. In altre parole, l’Ospedale dovrà esser coinvolto solo in extrema ratio”.
“Non facciamoci trovare impreparati – conclude Gambino – è il momento opportuno per agire, gli stanziamenti ci sono occorre utilizzarli bene e garantire un rilancio della sanità. Allo stato attuale non siamo assolutamente soddisfatti perché non si muore di solo Covid 19 e la sanità nissena se non inverte la rotta rischia di decadere ulteriormente”.