Canicattì, incendiati cinque automezzi della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti - QdS

Canicattì, incendiati cinque automezzi della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti

redazione

Canicattì, incendiati cinque automezzi della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti

domenica 13 Ottobre 2019

Cinque mezzi, fra cui autocompattatori, della ditta “Sea”, che si occupa della raccolta dei rifiuti a Canicattì (Agrigento), sono stati distrutti da un incendio sviluppatosi all’esterno del capannone della stessa impresa che si trova lungo la statale 410.

I pompieri del distaccamento di Canicattì hanno lavorato per circa tre ore per spegnere le fiamme.

Delle indagini si stanno occupando i carabinieri.
Negli scorsi giorni era stato incendiato anche il centro di conferimento rifiuti di contrada Calandra, sempre a Canicattì.

Il sindaco Ettore Di Ventura aveva chiesto, al prefetto Dario Caputo, l’intervento delle forze dell’ordine per il continuo ripetersi di roghi di rifiuti.

“E’ un rogo di natura dolosa quello che ha distrutto cinque mezzi essenziali per il regolare e quotidiano svolgimento del servizio di raccolta rifiuti a Canicattì”.

Lo scrivono le ditte del raggruppamento di imprese che hanno in appalto il servizio di raccolta differenziata: Sea, Iseda ed Ecoin.

“Alla luce di quanto continua ad accadere periodicamente, ci viene da pensare che siamo noi aziende a non essere ben volute a Canicattì – ha detto l’amministratore unico della Sea Gianni Mirabile – Tutti questi episodi, stanno accadendo proprio quando la situazione del comparto rifiuti era tornata ad una sostanziale normalità a dimostrazione che c’è qualcuno a cui non piace che siamo noi a gestire il servizio”.

Ad essere devastati dalle fiamme, la scorsa notte, sono stati 2 mezzi lift che servono per la movimentazione dei cassoni scarrabili e presse e una spazzatrice di ultima generazione oltre ad altri mezzi più piccoli. “Ci uniamo al grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco Ettore Di Ventura – aggiunge Mirabile – che ha chiesto aiuto alle istituzioni per quello che sta accadendo a Canicattì che si sta trasformando in una sorta di terra dei fuochi con ripercussioni gravissime per la salute dei cittadini. La situazione è molto delicata e come aziende non possiamo che chiedere l’aiuto alle più alte autorità competenti”.

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