E’ stato un terremoto vero e proprio quello andato in scena ieri sera in casa Juventus.
Il CDA del club bianconero, infatti, ha deciso di rassegnare le dimissioni in blocco, a cominciare dal presidente Andrea Agnelli, dal vice-presidente Pavel Nedved e dall’amministratore delegato Maurizio Arrivabene.
A scatenare il tutto, probabilmente, l’inchiesta Prisma sulle plusvalenze della “Vecchia Signora” condotta dalla Procura di Torino, e la pressione della Consob in merito ai bilanci riferiti alle stagioni 2019-2020 e 2020-2021.
Andrea Agnelli ha voluto congedarsi con una mail dai propri dipendenti, ammettendo che “venuta meno la compattezza all’interno della società, è tempo di lasciare spazio a una nuova formazione per ribaltare la partita” sul piano legale.
La Exor, holding proprietaria della Juventus, ha provveduto a nominare un nuovo direttore generale, Maurizio Scanavino, e anche il nuovo presidente del club, Gianluca Ferrero, vice presidente della Banca del Piemonte, nonchè uomo di fiducia di John Elkann.
Saranno loro a traghettare – insieme al dimissionario Maurizio Arrivabene – la Juve almeno fino al prossimo 18 gennaio 2023, data in cui verrà completato definitivamente il nuovo CDA che prenderà in mano le redini del sodalizio piemontese.
Se dal punto di vista penale, le accuse per falso in bilancio, false comunicazioni al mercato e aggiotaggio potrebbero avere conseguenze rilevanti sul piano personale nel caso in cui gli indagati venissero rinviati a giudizio, diversa è la situazione per quanto riguarda il piano sportivo.
La Juventus, infatti, nell’ambito legato meramente alle competizioni, dovrebbe rischiare un’ammenda salata, con parallela inibizione da parte dei dirigenti (dimissionari).
Si potrebbe giungere, invece, a sanzioni più corpose come ad esempio penalizzazione in punti o, addirittura, retrocessione in categorie inferiori, nel caso in cui la Procura Federale (che, ribadiamo, si muove separatamente rispetto alla giustizia ordinaria) appuri che i presunti artifizi sul bilancio realizzati dal club bianconero siano serviti alla Juventus per ottenere l’iscrizione al campionato di Serie A.
Impossibile, al momento, sbilanciarsi.
Da capire, inoltre, se la FIGC riaprirà il filone legato al caso plusvalenze – acquisendo nuove documentazioni dalla Procura di Torino – che aveva visto il proscioglimento della “Vecchia Signora” lo scorso aprile.