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Capodanno, in Italia si torna a morire di botti e stupidità

redazione web

Capodanno, in Italia si torna a morire di botti e stupidità

mercoledì 01 Gennaio 2020

In Italia una vittima - non accadeva dal 2013 - e ben 204 feriti. A Catania amputata una mano a un giovane. Roghi in casa, carbonizzata un'anziana a Messina. Nella città peloritana anche undici sfollati. Gli interventi dei Vigili del fuoco

Dopo anni in Italia si torna a morire a Capodanno per colpa dei botti: le ultime due vittime erano state registrate del 2013 in Campania.

La vittima del 2020 è un giovane ascolano di 26 anni, Valerio Amatizi, uno tra i primi a prestare i soccorsi dopo il sisma nella notte del 24 agosto 2016 ad Arquata del Tronto, paese d’origine della sua famiglia.

Il giovane, che lavorava in una carrozzeria, è precipitato per un centinaio di metri in un dirupo nel tentativo di spegnere un principio di incendio innescato dal lancio di fuochi artificiali. Quando hanno raggiunto il burrone i soccorritori, chiamati dagli amici, hanno tentato di rianimare il ragazzo, che però è morto.

Il triste bollettino della “guerra dei festeggiamenti” del Capodanno 2020 registra poi 204 feriti, in lieve diminuzione dunque rispetto ai 216 dell’anno scorso. Sono 38 i feriti ricoverati negli ospedali, di cui undici gravi, e 43 i minori che hanno riportato lesioni (contro i 41 dell’anno scorso).

Amputata la mano a un giovane di Paternò

A un giovane di vent’anni di Paternò, nel Catanese, è stata amputata la mano destra per le ferite riportate a causa dell’esplosione di un grosso petardo che stava maneggiando.

L’intervento è avvenuto nell’ospedale Cannizzaro di Catania.

Inoltre, nell’ospedale Garibaldi un uomo di 76 anni ha avuto amputato un dito della mano sinistra.

L’anziano, che vive nel rione Monte Po, ha detto ai medici di essere stato ferito da un colpo di arma da fuoco.

Sei i feriti portati da Caltanissetta negli ospedali di Palermo per l’esplosione dei botti di Capodanno. I casi più seri riguardano un ricoverato nel reparto di chirurgia plastica del Civico a causa di ferite alle mani provocate da un petardo e un uomo che aveva una ferita d’arma da fuoco provocato da un colpo sparato durante i festeggiamenti.

Il primo è stato trasportato nel capoluogo siciliano da Trapani, in secondo da San Cataldo, nel Nisseno.

Un’altra persone, un uomo di 45 anni, è stato portato al Policlinico di Palermo per le ferite causate dall’esplosione di un petardo ed è stata necessaria l’amputazione di due dita della mano.

Settanta tonnellate di botti sequestrati

Un bilancio tragico nonostante le settanta tonnellate i botti sequestrati e i tanti i divieti imposti dai sindaci, compresi quelli di Palermo e Catania, e altrettante le operazioni di contrasto, come testimoniano i dati: 51 arresti rispetto ai 45 dello scorso anno e 277 denunce (erano state 197).

I morti nei roghi e le case evacuate

Ma nella notte di Capodanno non si è morti solo per i fuochi d’artificio: un disabile è stato trovato carbonizzato nella sua abitazione a Montopoli in Sabina (Rieti) e una donna di 92 anni è morta nel rogo della sua casa in via Gelone, a Messina, probabilmente per il malfunzionamento di una stufa. I Vigili del fuoco hanno trovato il cadavere della donna carbonizzato e tracce di liquido infiammabile.

Sempre a Messina un incendio è divampato in un’abitazione al piano terra di un palazzo in via Consolare Pompea, rendendo necessaria l’evacuazione di undici persone, due delle quali intossicate e trasportate al Pronto soccorso dell’ospedale Papardo. Sarebbe stata una sigaretta a mandare in fiamme un materasso.

E a Polizzi Generosa (Palermo) un uomo di 56 anni è rimasto intossicato dal monossido di carbonio prodotto da una stufa. Prima trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale di Petralia Sottana poi è stato trasferito al Policlinico di Palermo per il trattamento in camera iperbarica. Le sue condizioni sono notevolmente migliorate.

In provincia di Catania i Vigili del fuoco sono intervenuti per domare tre incendi – senza conseguenze per le persone – in altrettante abitazioni a Mascalucia e, nel centro cittadino, in via Giordano Bruno e in via Mirko.

In viale Santa Panagia, a Siracusa, un albero ha preso fuoco a causa dell’esplosione di alcuni petardi. L’incendio ha coinvolto due vetture in sosta. E’ intervenuta la polizia che ha chiamato i vigili del fuoco.

A Palermo sono stati 45 gli interventi nella notte di Capodanno da parte dei Vigili del fuoco a causa dei petardi esplosi.

Tanti i cassonetti della raccolta rifiuti andati in fiamme a causa dei botti esplosi per salutare l’arrivo del nuovo anno.

Tre tettoie di abitazioni si sono incendiate dopo l’esplosione dei giochi pirotecnici.

Sono state impegnate diverse squadre per tutta la notte per cercare di spegnere i focolai, soprattutto nelle borgate di periferia.

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