Carenza anestesisti, a Bronte ridotta la Guardia attiva - QdS

Carenza anestesisti, a Bronte ridotta la Guardia attiva

redazione

Carenza anestesisti, a Bronte ridotta la Guardia attiva

venerdì 03 Luglio 2020

Interventi solo di mattina. Il sindaco: “Situazione di gravità inaudita”

BRONTE – Scoppia nell’ospedale Castiglione Prestianni, in tutta la sua gravità, il caso “Anestesia”. Per carenza di medici, per tutto il periodo estivo, l’Asp ha sospeso la guardia attiva notturna in tutti i sabati e le domeniche e quella di giorno di alcune domeniche, sostituendola con una semplice “Pronta disponibilità”. Ma la cosa più grave è che nei giorni feriali, dalle 14.00 alle 20.00, il turno di guardia attiva di anestesia sarà coperto da un solo medico, con gravi ripercussioni sui servizi dell’ospedale.

“L’ospedale è costretto ad interrompere alle 14.00 l’attività chirurgica – ha affermato particolarmente allarmato ed arrabbiato il sindaco Graziano Calanna – poichè con un solo medico anestesista che dovrà badare alle emergenza sarà impossibile che si effettuino interventi chirurgici programmati. Capite bene quale disagio questo comporti per l’attività di tutto l’ospedale, ma in particolare per la Chirurgia ed il Punto nascita”.

Da verifiche effettuate sembrerebbe che l’emergenza sia scaturita da una già cronica carenza di personale, acuita da malattie e soprattutto dalla necessità dei medici di dover prendere le ferie estive. In reparto i medici anestesisti dovrebbero essere otto ed invece sono in sei. Di questi una è in maternità, uno in malattia ed uno usufruisce della legge 104. Questi medici, nonostante le evidenti difficoltà, hanno fino ad oggi garantito il servizio, sobbarcandosi turni in più, ma adesso che è arrivato il periodo delle ferie i conti dei turni sono saltati. “E noi questo le avevamo previsto addirittura a maggio – ha aggiunto Calanna – e quanto sta accadendo oggi lo hanno scritto i giornali locali e regionali ed anche le tv nazionali, eppure nessuno è riuscito a porre rimedio”.

“Considero l’accaduto – ha continuato – di una gravità inaudita. Non mi vengano a dire che non hanno trovato medici che hanno accettato di venire a Bronte”. “Non è possibile – ha sottolineato – che si interrompa una guardia attiva in un ospedale di montagna al servizio di una popolazione di circa 50 mila abitanti. Poi mi dicono che l’attenzione è massima”. “Adesso – ha commentato – diciamo basta! Siamo pronti a scendere in piazza ed a protestare. Faremo sentire la nostra voce, perché Bronte merita rispetto”. Una situazione grave in un ospedale con diverse criticità. “Vedremo subito di anticipare l’incontro che ho già programmato con il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa – ha conluso il primo cittadino e se non ci ascolta l’Asp, ci ascolterà qualcun altro”.

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