Caro-ombrellone, risparmiare si può: ecco come - QdS

Caro-ombrellone, risparmiare si può: ecco come

Caro-ombrellone, risparmiare si può: ecco come

sabato 18 Giugno 2022

L’Unc ha stilato un vademecum per aiutare chi va in vacanza a far fronte ai rincari. Dalle spiagge libere alle app per il noleggio delle attrezzature: tutti i consigli utili

ROMA – Tempo di vacanze, tempo di rincari in spiaggia e di caro ombrellone. Molti italiani faranno le tradizionali ferie di agosto, qualcuno riesce a partire prima ma, in ogni caso, visti i rincari che si stanno registrando nel settore vacanze, se il buongiorno si vede dal mattino, chissà cosa succederà in alta stagione. Però ci sono possibilità per risparmiare in spiaggia e per difendersi dal caro ombrellone l’Unione nazionale consumatori ha diffuso una serie di consigli.

1) Spiaggia libera

È la soluzione certo più conveniente, anche se bisogna rinunciare a qualche comodità. A volte, appena fuori dal centro, si trovano spiagge più belle di quelle degli stabilimenti balneari, con insenature suggestive, isolate e tranquille, non invase da una folla oceanica. L’ombrellone, come la sedia sdraio, vi costano certo meno se li comperate, piuttosto che se li prendete in affitto ogni anno. E se nella località che avete scelto, come spesso accade in Italia, trovate solo una fila interminabile di stabilimenti balneari, sappiate che sono obbligati per legge a consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia, anche al fine della balneazione. Ricordiamo infatti che chi vuole semplicemente raggiungere il mare per fare un bagno passando dallo stabilimento balneare non deve pagare alcun ticket d’ingresso.

L’articolo 11 della legge numero 217 del 2011 prevede “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”, e la legge numero 296 del 2006 stabilisce “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”. Certo, dato che va garantito per tutti il transito per il raggiungimento della battigia non potrete piazzare ombrelloni o sdraio, certamente ingombranti, ma visto che avete diritto di fruire della battigia, potete certo prendere il sole ed è difficile sostenere che impedisca il transito un asciugamano, magari debitamente piegato o dei vestiti ammucchiati.

2) Spiaggia libera attrezzata

È un buon compromesso tra spiaggia libera e stabilimento balneare, una via di mezzo che consente solitamente di risparmiare. Si tratta di un’area demaniale data sempre in concessione, ma l’accesso deve essere libero e gratuito, insomma non si paga il biglietto d’ingresso. Alcuni servizi sono solitamente forniti gratuitamente come docce e servizi igienici, ma non si può prenotare o stipulare un abbonamento e il noleggio di ombrelloni e lettini avviene giornalmente.

3) Stabilimenti balneari

Non è detto che tutti i lidi abbiano gli stessi identici prezzi. Confrontare i prezzi è un imperativo categorico. Magari rinunciando a qualche comodità logistica, facendo un km in più per raggiungere il mare, allontanandosi dalle zone più frequentate centro del paese, troverete un lido più economico. Vale la pena provarci. Se dormite in un albergo, chiedete consiglio all’albergatore che magari ha una convenzione con uno stabilimento per far avere sconti ai suoi clienti, che vanno comunque sempre verificati.

4) Dove si va in vacanza: la scelta della località è fondamentale

I prezzi degli stabilimenti balneari variano moltissimo lungo la nostra penisola, vuoi perché alcune località sono rinomate e famose, vuoi perché in alcune regioni le spiagge sono molto piccole e, quindi, l’offerta è ridotta, vuoi perché c’è più domanda, un afflusso maggiore di turisti. Ma spesso, accanto alla località celebre, nel paese vicino, si paga meno e le spiagge sono identiche.

5) Quando si va in vacanza?

Scegliere il periodo giusto permette di risparmiare. Se si va durante l’alta stagione, luglio e agosto, si paga di più rispetto a giugno e settembre. E forse dovremo sgomitare in spiaggia.

6) Meno lettini

Spesso si prende una sdraio o un lettino per ogni componente della famiglia, ma siamo sicuri poi di utilizzarli? Certo non servono se avete bambini che se ne stanno tutto il tempo a giocare con la sabbia o a mollo nel mare, ma anche se avete ragazzi grandi che stanno sempre in comitiva. Non vale la pena regolarsi di conseguenza? Anche perché un po’ di alternanza fa bene a tutti, pure i genitori farebbero bene ogni tanto ad alzarsi e fare una camminata. Un’alternativa è la condivisione con i vicini e magari nel frattempo diventati amici. Unite le finanze e dividete le spese. Ci sono anche app per il mare grazie alle quali si può mettere a disposizione di altre persone le attrezzature per il periodo o le ore nelle quali non siamo in spiaggia, ottimizzando i costi.

7) Mezza giornata e abbonamenti

Abbiamo bisogno di un lettino per tutto il giorno? Molti stabilimenti applicano tariffe differenziate tra giornata intera e mezza giornata. Se siete abituati ad andare in spiaggia la mattina presto quando non c’è nessuno, vi serve davvero il pomeriggio? Idem se siete nottambuli e non arrivate mai in spiaggia prima di una certa ora. Stesso discorso per gli abbonamenti. In generale, l’abbonamento per tutta la stagione costa, in proporzione, meno della somma dei mensili, il mensile costa meno di quattro settimanali, il settimanale cosa meno di sette giornalieri. Purché l’abbonamento sia sempre sfruttato, altrimenti fate bene i calcoli o finirete per regalare i vostri soldi al gestore.

8) Attrezzature e posizione

L’ombrellone costa meno del gazebo, la sdraio costa meno del lettino e così via. Guardate bene i listini. Prima e seconda fila di ombrelloni di solito costano di più rispetto alla retrovie. Ma se non avete bambini da curare mentre fanno il bagno, che comunque potete osservare alzandovi e camminando lungo la battigia, non è detto che valga la pena stare in pole position, prendendosi le pallonate di chi gioca in riva al mare.

9) Cibo e bevande

Controllate i prezzi del bar o del ristorante dello stabilimento. Magari all’esterno c’è un chiosco con prezzi più vantaggiosi. Insomma, se uscite dallo stabilimento per prendervi un gelato potreste fare un affarone. Nulla vi vieta, poi, di portare all’interno dello stabilimento una bottiglia d’acqua acquistata al supermercato o un panino.

10) Acquisti in vacanza

Prima di partire per le ferie valutate se alcuni prodotti, dal costume da bagno alle creme solari, è meglio acquistarli nel luogo di villeggiatura o in città. Se la località della vacanza è rinomata, meglio andare nell’ipermercato dove solitamente fate la spesa tutto l’anno.

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