Catania, protesta per assistenza ad alunni disabili - QdS

Catania, protesta per assistenza ad alunni disabili

Melania Tanteri

Catania, protesta per assistenza ad alunni disabili

venerdì 14 Febbraio 2020

Stipendi in ritardo. L’assessore Giuseppe Lombardo: “Pagamenti più rapidi rispetto al passato”

CATANIA – Sono scesi in piazza per accendere i riflettori sull’assistenza agli alunni disabili e sulle condizioni di chi opera in questo delicato settore.

Mercoledì scorso, sotto la Prefettura di Catania, le assistenti scolastiche di autonomia ed educazione (Asacom) hanno dato vita a un’accesa manifestazione per segnalare ritardi negli stipendi e, in generale, la difficile situazione del settore, degli utenti e degli operatori, che sembra pagare le difficoltà finanziarie del Comune. In Città sono circa mille i lavoratori impegnati in questo compito, costretti a fare i conti con i ritardi negli stipendi e con le poche risorse a disposizione degli enti locali. Una situazione che si ripete praticamente identica in moltissimi Comuni.

“Abbiamo deciso di protestare per aumentare l’attenzione delle istituzioni per questa categoria di lavoratori che si occupa dell’assistenza agli studenti con disabilità e operano in diversi contesti scolastici – spiega Rita Ponzo, sindacalista della Cisl – Fisascat che evidenzia come il problema si ripeta nelle scuole di ogni ordine e grado, sottolineando altresì come i contratti di questa tipologia di lavoratori vengano spesso disattesi per le difficoltà delle amministrazioni, portando ad esempio alla mancata erogazione di alcune mensilità di stipendio, nonostante la posizione di lavoro subordinato. Per questo chiedono un tavolo di coordinamento tra Prefettura, Città Metropolitana e tutti i sindaci dei Comuni etnei. “I contratti di lavoro si rispettano e gli errori, se ci sono, non possono ricadere sui lavoratori”- aggiunge.

Il servizio è obbligatorio per legge ma sconta le difficoltà di liquidità di molti enti locali costretti, sempre più spesso, a farlo partire ad anno scolastico avanzato o a non poter corrispondere per interno i pagamenti. Non così a Catania, come conferma l’assessore ai Servizi Sociali, Giuseppe Lombardo che non nasconde le difficoltà finanziare di Palazzo degli Elefanti, ma evidenzia come sia stato fatto un grande passo avanti rispetto al passato, proprio nella gestione del personale che si occupa dell’assistenza ai disabili.

“Innanzitutto – afferma – abbiamo aumentato le risorse in bilancio, grazie agli utenti che sono di più e al fatto che il servizio sia partito prima rispetto al passato, ovvero il primo ottobre. Inoltre – prosegue l’assessore – abbiamo dato il via a tempi di pagamento molto più rapidi rispetto alla passata amministrazione. Quando mi sono insediato, nel luglio del 2018, i lavoratori non prendevano lo stipendio da 8 mesi circa, mentre adesso siamo in arretrato di solo due mesi e questo, tra l’altro, è ordinario per quanto riguarda la pubblica amministrazione”.

Lombardo sottolinea anche come l’amministrazione Pogliese abbia aumentato il costo orario delle operatrici, che è passato da 16 euro a 18 euro, e che nonostante il dissesto, l’attenzione resta alta. “Purtroppo – continua Lombardo – questi operatori scontano le difficoltà dei Comuni in generale ma, per quanto riguarda Catania, l’amministrazione resta vicina ai lavoratori e alle famiglie degli alunni disabili”.

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