Il Catania batte 1-0 il Messina grazie al rigore trasformato da Di Carmine: successo sofferto, importante in chiave salvezza. Racconto della gara e pagelle
Vittoria di capitale importanza. Il Catania non poteva sbagliare, in casa allo stadio “Angelo Massimino” contro il Messina, e, dopo una gara sofferta, coglie tre punti fondamentali per il discorso salvezza. A decidere è un calcio di rigore trasformato da Samuel Di Carmine al 25’, che vale una vittoria all’interno di una gara tesa (nove ammoniti in totale) ed equilibrata. Alla fine la spunta la squadra di Zeoli che con questo successo supera il Potenza, tiene a distanza la zona play-out con la Turris sedicesima a -2 e il Monopoli diciassettesimo a -3. Salvezza ancora da guadagnare, ma passo avanti importante.
Rabbia Catania
Approccio a ritmi blandi, poi il Catania cresce d’intensità. Prima Di Carmine impegna Fumagalli, poi lo stesso portiere del Messina deve superarsi sulla punizione di Cicerelli. I rossazzurri spingono, trainati dalle folate di Peralta e Cicerelli. Al 25’ l’episodio che cambia il destino della gara: sul tocco di mano di Dumbravanu in area, l’arbitro indica il dischetto. Di Carmine, dagli undici metri, non si fa influenzare dai tentativi di “distrazione” degli avversari (Fumagalli viene anche ammonito), e porta il Catania in vantaggio. Gli etnei cercano subito il bis (ci prova Cianci), ma nel finale di prima frazione si fa vivo il Messina. Bouah salva sulla conclusione a botta sicura di Zunno, poi è Castellini a intervenire in maniera provvidenziale sulla botta di Frisenna. La squadra di Modica ancora pericolosa con Plescia, ma il primo tempo si chiude con il parziale di 1-0.
Sofferenza e poi vittoria
La ripresa si apre con il Catania che sfiora il raddoppio: sul cross di Castellini, bell’avvitamento di testa di Cianci che colpisce il palo a Fumagalli battuto. Lo stesso ex Taranto, su azione di contropiede orchestrata da Castellini e Cicerelli, avrebbe la possibilità per segnare ma conclude debolmente. Da qui in avanti è il Messina a salire di tono ed il Catania a soffrire. Ci prova dalla distanza Emmausso (para Furlan), poi Ragusa. Il Catania tiene botta, ma in zona offensiva non riesce a spingere come prima. All’ultimo respiro, il Messina ha la palla del pari: Signorile calcia in area, la sfera si perde di un soffio alta sopra la traversa. Scampato pericolo: il Catania festeggia una vittoria di importanza capitale. Il discorso salvezza non è chiuso, ma questi tre punti erano indispensabili.
Le pagelle
Furlan 6.5 – Interviene in maniera precisa sulla conclusione da fuori di Emmausso ed in generale è sempre attento. Si supera nel finale quando è provvidenziale sul tiro di Signorile.
Monaco 6 – Qualche disattenzione c’è, ma è il solito lottatore: la generosità e la determinazione non mancano neppure stasera. Dal 70’ Celli 6 – Conferma i progressi delle ultime settimane, entrando bene a gara in corso.
Kontek 6 – Di testa è sempre puntuale in anticipo e risolve diverse situazioni spinose con le sue letture.
Castellini 6.5 – Dopo qualche prova opaca, ritorna sui suoi livelli uno dei protagonisti dalla stagione. Sempre concentrato in difesa nelle chiusure, quando ha spazio per attaccare non si fa pregare e lo fa con qualità.
Bouah 7 – Primo tempo a intensità elevatissima. Spinge tanto sulla fascia, mette palloni in mezzo, chiude diligentemente dietro (salvataggio su Zunno). Nella ripresa si vede di meno, rimane la grande prova (salterà Sorrento per squalifica perché ammonito e già diffidato).
Peralta 6.5 – Se il Catania è vivace nella prima frazione, buona parte del merito è sua. I suoi strappi palla al piede sono belli stilisticamente ed efficaci, è l’uomo che cambia passo a centrocampo. Un infortunio mette fine anzitempo alla sua gara: le sue lacrime all’uscita dal campo non lasciano presagire nulla di buono. Dal 44’ Ndoj 5.5 – Sottotono, fatica a calarsi nel contesto di grande intensità e agonismo della partita.
Quaini 6 – A livello di contrasti va forte sugli avversari, ma sbaglia troppo tecnicamente nelle giocate. Gara a metà: tanti errori in fase di costruzione, estremamente generoso nelle chiusure difensive e nei tackle.
Welbeck 6 – Ripescato in extremis per l’infortunio muscolare occorso a Zammarini, il ruolo lo interpreta con meno qualità rispetto all’ex Pordenone ma assicura corsa e quantità.
Cicerelli 6.5 – Spina nel fianco della difesa del Messina sulla corsia di sinistra nel primo tempo. Tanta corsa, dribbling e l’impressione che dal suo lato possano sempre nascere pericoli. Prova positiva. Dal 70’ Marsura 6 – Buon ingresso in campo, con qualche dribbling eseguito e corsa sulla fascia sinistra.
Di Carmine 7 – Match winner. Ha la prima palla gol del match (tiro centrale, para Fumagalli), poi ha il grande merito dal dischetto di rimanere freddo, non lasciarsi distrarre dalle provocazioni avversarie e portare il Catania in vantaggio. Prestazione, poi, di grande sacrificio: prende botte dai difensori avversari e fa salire e respirare la squadra. Dall’89’ Costantino s.v. – Ultimi minuti di lotta e corsa.
Cianci 6 – Primo tempo di lotta e duelli con i difensori avversari, mette in mostra il suo repertorio da centravanti scomodo da marcare. Ad inizio ripresa è sfortunato, quando con un poderoso colpo di testa, a portiere battuto, colpisce il palo. Dal 70’ Chiricò 5.5 – Fatica a trovare la posizione in campo e quindi le sue giocate. Generoso in fase difensiva.
Zeoli 6.5 – La formazione che schiera è quella migliore al momento, anche se perde Zammarini nel riscaldamento e Peralta nel primo tempo. Il suo Catania soffre, ma tira fuori il carattere ed è questo ciò che serviva in questo momento di difficoltà. Cambi ormai quasi programmati e che arrivano nel momento giusto. Vittoria serviva e vittoria è stata: adesso Sorrento, per un Catania che non può distrarsi.
Tabellino
Catania-Messina 1-0
Marcatori: 25’ Di Carmine (r)
Catania (3-5-2): Furlan; Monaco (dal 70’ Celli), Kontek, Castellini; Bouah, Peralta (dal 44’ Ndoj), Quaini, Zammarini, Cicerelli (dal 70’ Marsura); Di Carmine (dall’89’ Costantino), Cianci (dal 70’ Chiricò). Allenatore: Zeoli
Messina (4-2-3-1): Fumagalli; Lia (dall’82’ Salvo), Manetta, Pacciardi, Dumbravanu; Frisenna (dall’82’ Giunta), Franco; Rosafio (dall’84’ Signorini), Zunno (dal 82’ Civilleri), Ragusa; Plescia (dal 46’ Emmausso). Allenatore: Modica
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia
Ammoniti: Bouah, Cianci, Fumagalli, Lia, Welbeck, Kontek, Frisenna, Chiricò, Quaini
Note: 19.720 spettatori